È stato anche campione del mondo juniores, uno dei ragazzi più promettenti della sua generazione, che non ha però mantenuto le promesse di una primavera che si è fatta subito inverno. Questa notte a Pomigliano d'Arco è stato trovato nella sua vettura morto, non si sa se per un malore è andato a sbattere o perché è uscito di strada: i primi rilevamenti effettuati con il Gps avrebbero evidenziato una velocità di 161 km orari che avrebbe portato l'auto a capovolgersi più volte mentre sulla strada non ci sono segni di frenata. Sarà compito delle autorità competenti accertare la dinamica del tragico incidente. Solo una cosa purtroppo è certa: Crescenzo D'Amore, napoletano, nato il 2 aprile del 1979 ci ha lasciato, dopo una vita difficile, fatta di tanta salita e pochi momenti di pianura.
Come dicevamo era stato Campione del Mondo Juniores ed aveva vinto anche tra i Professionisti. Aveva smesso per poi riprendere con la maglia della Androni Giocattoli, ma nel 2011 ha dato l'addio all'attività agonistica, a causa di una lombo sciatalgia che non è mai riuscito a risolvere. Napoletano verace, aveva scelto una località esotica per l’ultima gara: il Criterium di Singapore, un circuito notturno completamente pianeggiante nel quale sperava di concludere la carriera con una vittoria. Ci è riuscito solo in parte, perché non ha vinto, ma per quanto ha potuto, ha contribuito al successo del compagno di squadra Omar Bertazzo.
Che la terra ti sia lieve.
Corridore con caratteristiche di velocista, comincia a gareggiare nel ciclismo all'età di 11 anni. Da junior fu secondo nel chilometro a cronometro ai campionati del mondo juniores su pista 1996; vinse poi in volata la prova in linea di categoria ai campionati del mondo su strada di San Sebastián 1997. Gareggiò quindi per due anni come dilettante in Toscana, prima con la Casini-Vellutex e poi con la Grassi-Mapei, imponendosi alla Vicenza-Bionde del 1999.
Passò professionista nel 2000 con la Mapei-Quick Step, con cui in stagione si aggiudicò una tappa alla Vuelta a Argentina. Nel 2002 si trasferì alla Cage Maglierie-Olmo (divenuta Tenax nel 2003), ma in due stagioni non ottenne vittorie. Nel 2004, passato a vestire la maglia dell'Acqua & Sapone-Caffè Mokambo diretta da Palmiro Masciarelli, tornò al successo in una tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, superando in volata Ján Svorada a Scandiano. Nel 2003 e nel 2004 partecipò anche al Giro d'Italia, cogliendo due terzi posti in volata di gruppo, uno a San Donà di Piave nell'edizione 2003 e uno ad Alba l'anno dopo.
Si ritirò dall'attività a fine 2007, dopo altri due anni all'Acqua & Sapone e una stagione alla OTC Doors-Lauretana. Rimasto lontano dall'agonismo per tre anni, durante i quali svolse la professione di rappresentante commerciale, tornò al professionismo nel 2011 per gareggiare con la maglia dell'Androni Giocattoli. L'esperienza si concluse nell'aprile di quell'anno.
IL SUO BLABLABIKE E IL RACCONTO DELLA SUA MALATTIA