Il mondiale? “Ci sono arrivato in extremis grazie alla vittoria dI Poggio Torriana…”. E’ proprio così che Leonardo Consolidani, giovane emergente della Work Service Coratti presieduta da Massimo Levorato e Simone Coratti - con lui il numero uno della Work Service Massimo Levorato e il diesse Ilario Contessa - è stato convocato dalla Nazionale Italiana per correre venerdì a Zurigo, in Svizzera, la sfida iridata degli juniores.
“E’ uno sballo, ancora non ci credo-dice Leo 18 anni di Viterbo-. Ora posso dirlo, la maglia azzurra era un mio obiettivo ma la convocazione per il mondiale è davvero un sogno che si è avverato. Per quanto mi riguarda sarà uno dei momenti destinati a rimanere impressi nella memoria per sempre”.
Passista-scalatore (60 chili distribuiti in 170 cm di altezza) mira a diventare un corridore completo, Consolidani vuole trasformare in positivo la sua prima esperienza iridata.
“Sono carico di aspettative e come e tutte le gare inaugurali ha il fascino della prima volta. E l’emozione c’è inutile negarlo. E’ il mio primo mondiale, e sono tra i pochi che hanno avuto questa chance. Quindi ben venga anche la tensione e le pressioni. Io ma anche i miei compagni di Nazionale, siamo tutti belli carichi e pronti”.
L’atmosfera è quella giusta, e il corridore laziale se lo vuole godere questo mondiale elvetico dove cercherà di dare il massimo.
"Sono carico di aspettative, e consapevole di un palcoscenico particolare come quello iridato. Dovrò confrontarmi con l'elite della categoria juniores, ma Salvoldi mi ha dato fiducia e sono pronto a ripagarla nel miglior modo possibile".
Il sintomo che sta per fare qualcosa di importante, Consolidani lo ha percepito ormai da più di una settimana. In Nazionale la pressione è sempre presente, le aspettative ci sono, figuriamoci per un giovane al suo primo mondiale.
"E' una gara che mi manca e aggiunge emozione e spettacolarità. Risultato a parte a quanti capita di disputare una manifestazione di questa importanza?".
Consolidani è un prodotto del fuori strada. Le prime gare le ha fatte in mountain bike con la Tuscia Bike di Vetralla. Poi è passato alla strada, nel Team Coratti dove tutt'ora è seguito da Pierluigi Terrinoni. Studia al Liceo Scientifico di Viterbo città del Lazio dove risiede con il padre Giovanni, responsabile dello sviluppo per la Bosch caldaie dal quale ha ereditato la passione per la bici, e la madre Silvia insegnante di matematica. Ha una sorella, Giulia. Leo ha studiato per sette anni pianoforte, e tra i suoi idoli in campo ciclistico spiccano i nomi di Evenepoel e Pogacar.