Green Project Bardiani Csf Faizanè. Una filastrocca che gli appassionati di ciclismo italiani hanno imparato a memoria con l'ingresso nella "famiglia Reverberi" dell'agenzia Green Project, che aggiungendosi in testa al nome non ne ha eliminato la coda: Faizanè, azienda vicentina di articoli industriali per la lavorazione di plastica e gomma. Patron Martino Dal Santo, anima veneta della Professional emiliana, è un amante vero del mondo della bicicletta, uno che non si accontenta di sponsorizzare "la Bardiani" ma che presta la sua mano e le sue idee su più parti del movimento: dalla scorsa stagione supporta concretamente la Sandrigo Bike (squadra giovanile che a suo tempo crebbe un piccolo Pippo Pozzato) e da quest'anno l'ha resa vivaio ufficiale della Bardiani, inoltre organizza gare Giovanissimi e Juniores. Un'attività a tutto tondo, sempre in cerca di nuove idee per contribuire a tenere in vita il ciclismo italiano.
Signor Dal Santo, ci dica della "Piccola Liegi delle Bregonze" corsa il 30 aprile: partenza da Thiene, passaggio dal suo quartier generale di Zanè e dalla struttura per ragazzi disabili Casa Enrico a Fara, tanti strappi per un totale di 1331 metri di dislivello, arrivo a Zugliano, vittoria di Matteo Cettolin
«L'abbiamo organizzata Pier Davide De Marchi, Osvaldo Tonello, Luca Calgaro e io, che ho cercato di essere presente il più possibile nelle attività ciclistiche nonostante sia stato molto impegnato con la mia azienda Faizanè, che sta raddoppiando le proprie dimensioni. Come dice il nome, vuole essere un percorso che ricorda la Liegi-Bastogne-Liegi: in questa edizione inaugurale abbiamo avuto pure un clima... da Liegi, una pioggia che ha causato purtroppo cadute e meno affluenza di pubblico di quanto atteso. Però nel complesso è riuscita bene: questa valeva come campionato veneto Juniores, abbiamo fatto domanda per renderla corsa nazionale, e un domani l'intenzione e di provare a renderla internazionale, perché merita davvero!»
Ben più recente, sabato 16 settembre, la seconda edizione del Circuito delle Campagne - Trofeo Faizanè - Memorial Pietro Dal Santo: dai quasi maggiorenni delle Bregonze passiamo a un evento per i più piccoli
«Stesso circuito, più partecipanti rispetto all'anno scorso: bene così! L'anno scorso portai Gabburo a pedalare prima delle gare insieme ai bimbi, che furono felicissimi ed euforici. Quest'anno i ragazzi professionisti che potevo contattare erano tutti impegnati in gara, allora è venuto Zoccarato che era infortunato e allora ha sbandierato le partenze. A vincitori e vincitrici abbiamo regalato il completino della Green Project Bardiani Csf Faizanè.»
Una delle sue ultime operazioni, del resto, è stata "collegare" la Sandrigo con la Green Project Bardiani Csf Faizanè
«Sì, Roberto Reverberi avrà un ruolo in questa rinnovata Sandrigo. Ci saranno giovani corridori interessanti come Rosato e Fraccaro e un direttore sportivo del calibro di Carlo Merenti, proveniente dalla Borgo Molino. Non solo: dato che ormai la categoria Juniores è l'anticamera del professionismo, non vogliamo limitarci a essere un serbatoio di talenti per la Bardiani ma vogliamo dare un'immagine professionale a tutto tondo. Avremo due meccanici fissi, il contributo di un preparatore come Paolo Artuso, una struttura come il poliambulatorio San Gaetano di Thiene per visite ed esami, addirittura faremo pedalare i ragazzi su bici De Rosa come i professionisti! Un'ipotesi inoltre può essere quella di correre con le divise della Bardiani, e stiamo progettando la casetta del team con palestrina, sala riunioni, appartamenti per i ragazzi della Sandrigo che vengono da lontano e hanno bisogno di una sistemazione, etc etc.»
E questo weekend lei è coinvolto nella manifestazione La Via dei Berici - Ride in Vicenza di Angelo Furlan e Pippo Pozzato...
«Alla gara Giovanissimi dell'anno scorso è venuto a vedere Angelo Furlan, che ha molto a cuore i giovani. Lì mi ha parlato di questa bella iniziativa e di come pensava di organizzarla: mi ha incuriosito. Quest'anno lui e Pozzato sono venuti da me in Faizanè a farmi vedere il programma, e ho deciso di essere tra gli sponsor: in particolare ho supportato lo short track Giovanissimi che si è svolto ieri pomeriggio.»
Bilancio della stagione 2023 e nuovi progetti in cantiere per gli anni a venire?
«Il ciclismo è l'unico sport che promuove direttamente il territorio: io non sono un super-atleta, ma vado in bici per le nostre colline e penso che i nostri percorsi non abbiano nulla da invidiare potenzialmente alle zone belga-olandesi. Questo è un pensiero che mi guida di continuo e mi ha spinto a metter su diversi progetti come abbiamo avuto modo di descrivere prima. Ora però è tempo di consolidare quanto già intrapreso, per non mettere troppa carne al fuoco e non rischiare passi più lunghi della gamba. Lato Sandrigo, avete visto che stiamo programmando un'attività con standard sempre più elevati. Lato Green Project Bardiani Csf Faizanè, son contento ma non contentissimo: abbiamo portato a casa vittorie ma non troppo grosse, ci siamo fatti notare ed è davvero un'ottima cosa ma ora mi aspetto di vedere i ragazzi tirar fuori le unghie nelle gare che chiuderanno la stagione. In particolare quelle in Veneto.»
Infine, su Tuttobiciweb stiamo dando voce al grido d'allarme di alcune società che accusano la riforma fiscale dello Sport di ammazzare tante realtà giovanili: lei cosa ne pensa?
«Tasto dolente... Noi come Sandrigo abbiamo le forze per andare avanti, ma capiamo benissimo che le società più piccole rischiano seriamente di chiudere i battenti e stiamo provando ad aiutarle per quanto possiamo. Siamo a un livello che ci si chiede "ma chi me lo fa fare di fare attività giovanile e organizzare persino delle gare?" ma se rimaniamo poche squadre e pochi organizzatori, come accogliamo e come attraiamo i ragazzi che vogliono andare in bici? Se non ci si sveglia qua chiude i battenti l'intero ciclismo italiano, e va a morire anche il valore sociale che questo sport riveste nel territorio. Poi mi viene rabbia quando vedo cosa è successo all'Adriatica Ionica Race: non entro in merito sulle colpe, ma non è possibile! Perdiamo la credibilità agli occhi degli appassionati e degli sponsor, ossia quelli che reggono la baracca, e con il tempo perdi anche i ragazzini che magari dicono "ma che mondo è?"»