In Austria, Svizzera, Olanda e anche Italia il Covid-19, carico delle sue varianti, continua a mietere vittime e diffondersi e per questo, sono stati annullati molti eventi sportivi. Nonostante i controlli rigidi, lo sport è sottoposto a regole governative e quando il rischio contagio in un Paese aumenta, le manifestazioni sportive di ogni genere e importanza vengono annullate.
Questo fine settimana a pagare dazio è stato lo sci, con le gare annullate prima a Wengen in Svizzera e poi a Kitzbuhel in Austria e altre prove pronte a saltare a febbraio. Anche il ciclismo è stato colpito e alcune gare non ci saranno: le prime ad essere state annullate sono state quelle in Australia, con il Tour Down Under che ha dato il suo arrivederci al 2022.
Poi è stata la volta dell’Argentina, con la decisione di annullare la Vuelta a San Juan. In Olanda sono stati annullati i campionati nazionali di ciclocross e anche la Francia ha annullato le corse di gennaio. In Belgio si corre, ma le categorie giovanili sono ferme sin dal'inizio della stagione e l'annullamento delle prove juniores è stato annunciato nelle ultime ore prima per la Coppa ddl Mondo di Overijse e poi per il mondiale di Ostenda.
Per quanto riguarda i Paesi Bassi, è stata disputata una tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, ma le gare di gennaio sono tutte spostate e non è certo quando e come verranno recuperate. Dagli Stati Uniti, purtroppo oggi è arrivata la notizia che la Colorado Classic, corsa a tappe femminile, è stata spostata al 2022.
In Italia si corre ma i problemi non mancano, ed ecco che sono state annullate tutte le maratone e mezze maratone fino ad aprile. Compresa la Maratona di Roma, che forse si correrà in settembre, ma anche Catania e Napoli devono cercare un nuovo posto nel calendario. In Italia per il momento, le corse di ciclismo si disputano e l’ultimo evento è stato la scorsa settimana a Lecce, dove, con numeri importanti si sono disputati i Campionati Italiani per tutte le categorie.
I problemi però non mancano e nelle gare di ciclocross, a causa del Covid-19 non ci sono più docce per gli atleti. Così, oltre ai problemi legati al vitto e all’alloggio, adesso ci sarà anche quello delle docce, indispensabili per ogni sportivo, ma ancora di più per chi corre nel fango. Così quelle squadre che non hanno un camper a disposizione, spesso sono costrette a disertare le gare.
Il ciclismo comunque vuole andare avanti rispettando i protocolli sanitari. Ma se in gara le due ruote hanno mostrato sicurezza, il problema è anche a livello logistico, con gli organizzatori che faticano a trovare le dovute sistemazioni per le squadre, a causa di hotel e ristoranti chiusi. La Challenge Maiorca che si sarebbe dovuta correre dal 28 al 31 gennaio anche per questo è stata annullata, ma gli organizzatori, sperano di poter recuperare la corsa in maggio.
In Europa molte gare sono state confermate, così come negli Emirati Arabi, che ieri hanno confermato la partecipazione di tutte le squadre World Tour. Lo sport confida in nuove soluzioni per evitare il disastro dello scorso anno. Nel 2020 dal mese di marzo a maggio gli eventi sportivi cancellati sono stati quasi 2000, con una perdita economica che si è aggirata intorno ai 535 milioni di euro: l’assenza di pubblico pagante pesa in maniera notevole nei bilanci di tutte le manifestaioni. Ora i vaccini è stato trovato e tutti, atleti, pubblico e organizzatori, sperano in un ritorno, veloce alla normalità.
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