Il britannico Tom Pidcock, autentico fenomeno del ciclocross ma non solo..., farà quest'anno il suo debutto nel Word Tour. Lo vedremo con la maglia della Ineos Grenadieres, con la quale sogna di fare il suo esordio in un grande giro e, a sorpresa, ha confermato la sua partecipazione a Strade Bianche.
Pidcock ha deciso di fare il grande passo verso il Word Tour firmando con il team britannico un contratto fino al 2023. Il ragazzo prodigio ha caoontato nel podcast di Lanterne Rouge come sarà il suo 2021. Il suo debutto con la Ineos sarà a febbraio al termine della stagione con il ciclocross, ma la prima gara con la nuova maglia, non sarà su strada, bensì su mountain bike alla Mediterranean Epic (11-14 febbraio) in Spagna.
Subito dopo per lui arriverà la corsa su strada con la Volta ao Algarve (17-21 febbraio) per proseguire con le gare in Belgio: il ventunenne nato nel West Yorkshire sarà impegnato alla Omloop Het Nieuwsblad e alla Kuurne-Brussels-Kuurne.
«Non farò pause dopo la stagione di ciclocross – ha detto Pidcock - ma andrò dritto sulla strada. E dopo le prime gare in Spagna e Belgio, correrò Strade Bianche».
Per ora il calendario di questo ragazzo ancora non è definito, ma è certo, che non vuole mancare all’appuntamento olimpico nella prova di mountain bike, dove ritroverà come avversario anche Van der Poel.
«Non so ancora se parteciperò ad altre gare di primavera come le classiche fiamminghe e valloni, sicuramente non correrò la Parigi-Roubaix. Spero di poter inserire nel mio porgramma un blocco di gare per la mountain bike a giugno, per poi andare ai Giochi Olimpici, sempre se sarò selezionato. Nel finale di stagione mi piacerebbe anche poter esordire alla Vuelta e al Campionato del Mondo su strada. Vorrei davvero disputare il mio primo grande giro».
Pidcock è uno dei giovani più talentuosi della Gran Bretagna, corridore multidisciplinare, lo scorso anno vincitore del Giro d’Italia under23, ma nel suo palmares c’è anche il successo alla Parigi-Roubaix Jujniores e un oro nella prova a cronometro Mondiale nel 2017, davanti al nostro Antonio Puppio.
Naturalmente Pidcock alla Vuelta non vuole andare come capitano, perché sa di dover crescere e imparare. Ma alla Ineos Grenaders oltre alla possibilità di mettersi presto in mostra, avrà modo di crescere senza fretta, affiancato da grandi corridori, specialisti sia nelle prove a cronometro come Ganna che dei grandi giri, come Thomas e Carapaz.
«Non andrò alla Vuelta da leader, ma so che posso correre per me e per la squadra. Non ci sono pressioni e quindi è più facile costruire qualcosa di buono. E comunque vi dico che mi piace correre per me stesso ma a volte mi piace lavorare per altri».