Una scivolata ci può stare e ne abbiamo viste anche tante: il fondo stradale sdrucciolevole, una macchia d’olio, un tocco al freno anteriore inopportuno, ci sono mille e più motivi per ritrovarsi per terra.
È capitato anche a Ryder Hesjedal, che nel giorno di Alessandro De Marchi è finito per le terre, abbandonando sogni di vittoria di tappa (secondo noi non sarebbe mai riuscito a battere il rosso di Buja) in una stagione non propriamente felice.
C’è un video che ne documenta la caduta. Un video che va osservato con attenzione, non per la dinamica, ma per il sospetto di una “meccanica” che fa girare in maniera molto sospetta la ruota posteriore della bici del corridore canadese. Avrà mica avuto un motorino nel telaio? Francamente è difficile prendere una posizione, il «particulare» è molto veloce, ma il movimento della bicicletta che ruota come se fosse un compasso è sicuramente sospetto.
Il sito svizzero in lingua francese www.20min.ch lancia la denuncia. Voi cosa ne pensate?
Tra l'altro nell'ultima riunione del Movimento per un Ciclismo Credibile è stato discusso il tema delle bici elettriche ed è stato proposto l'inserimento nel regolamento de "la radiazione per il corridore, il meccanico, il direttore sportivo e il team manager dal MPCC nel caso di accertato utilizzo in gara". Vale a dire un reato considerato ben più grave del doping, che esclude l'atleta dal Movimento per due anni.