Se vi sentite stanchi voi a fine stagione, allora pensate cosa possano provare i professionisti di una formazione di World Tour! I giorni di gara sono sempre di più, inoltre bisogna aggiungere la lunga preparazione e così i km a fine anno sono sempre tantissimi. Oggi proveremo a fare il punto con Stephanie Scheirlynck, nutrizionista del Team Lidl-Trek.
Nutrizione e scienza, una missione per Stephanie
Stephanie non è solo una dietista e nutrizionista specializzata nella nutrizione sportiva, è anche una grandissima atleta che ha trascorso gli ultimi 15 anni unendo l’atletica e allo studio della nutrizione. Autrice di una serie di libri di cucina sportiva e di ricette incentrate sul miglioramento delle performance sportive. Stephanie ha conseguito una laurea in Scienze della nutrizione (2006 - Gand), un master in Nutrizione sportiva (2007 - Nijmegen e 2010 - Comitato Olimpico Internazionale), ed è apparsa in varie pubblicazioni specializzate, confermandosi nella sua carriera come una delle relatrici più affermate e richieste nel suo campo. Nel corso degli anni Stephanie ha fornito il suo supporto ad una miriade di atleti professionisti e in diverse specialità sportive, seguendo negli anni le medaglie d'oro olimpiche Greg Van Avermaet (ciclismo) e Nafi Thiam (atletica leggera), Team Belgium (BOIC), RSC Anderlecht (calcio), occupandosi in queste stagioni delle squadre maschili e femminili della Lidl-Trek. Abbiamo avuto la fortuna di poter rivolgere a Stephanie un paio di domande per capire come un team professionistico viene gestito a livello di nutrizione e integrazione alimentare lungo tutta la stagione.
Siamo in un momento importante per la “rigenerazione" degli atleti. Per anni tutti noi abbiamo fatto affidamento sulle proteine in questa fase, soprattutto per reagire positivamente ai carichi di lavoro pesanti in bici e in palestra. È ancora questa la migliore strategia di integrazione?
«È del tutto vero che la bassa stagione resta un buon momento per riprendersi dalla lunga e intensa stagione ciclistica, discorso che vale sia mentalmente che fisicamente. Le proteine svolgono un ruolo importante nel processo di recupero, ma spesso sono abbastanza disponibili in un buon modello nutrizionale sano. L'integrazione riceve maggiore attenzione durante la stagione agonistica vera e propria, dove le proteine possono aiutare a ottimizzare e accelerare il recupero dopo intense sessioni di allenamento e gare. Se un ciclista vuole concentrarsi sull'allenamento della forza durante la preparazione della stagione, anche i frullati proteici, gustosi e semplici da preparare, potrebbero trovare facilmente posto nel suo schema nutrizionale».
L'impegno di un WorldTeam è elevatissimo: cosa offre concretamente il supporto nutrizionale ad una squadra che corre tanto e quali sono le parole d'ordine in off season?
«Una buona alimentazione deve fornire una dose di energia adeguata per mantenere la qualità dell’allenamento e un recupero rapido. Ma non basta, infatti, l’alimentazione corretta deve consentire al corpo di star bene ed evitare determinati infortuni, salvaguardando e favorendo una composizione corporea ottimale per far vivere in salute l’atleta e metterlo nelle condizioni di raggiungere prestazioni migliori. Oggigiorno per fortuna i ciclisti non hanno più bisogno di essere convinti, sanno benissimo che un’alimentazione buona e sana è importante. Durante la bassa stagione, però, è il momento perfetto per pensare un po' meno all'alimentazione e mantenere una buona base, ma anche per godersi un po' di vacanza e cibi meno salutari».
Tra meno di un mese ricomincia la stagione. Quali sono gli alimenti migliori da mettere in tavola per il recupero della prestazione sportiva?
«Per il recupero è sempre bene avere una combinazione bilanciata di proteine e carboidrati. Ad esempio patate dolci e pollo, pane e uova, riso e frutti di mare, pasta e mozzarella, cous cous e salmone, e sempre tante verdure. Sono tante le ricette deliziose e gli abbinamenti possibili da fare per appagare il palato e non sgarrare non mancano affatto».
Alimentazione e integrazione alimentare, come bilanciare le due cose in una lunga corsa a tappe?
«C'è sempre un primo approccio alimentare, il che significa che l'apporto nutrizionale deve essere ben bilanciato ( ad alcuni ciclisti piace addirittura che venga calcolato, ma questo non vale per tutti ) prima di esaminare gli integratori. Naturalmente in una lunga corsa a tappe la nutrizione è curata dagli chef, dai dietisti sportivi e da tutti gli altri membri della squadra. Quindi aggiungiamo un’integrazione per sostenere le difese immunitarie e per accelerare il recupero».
Nelle gare di un giorno devi dare il massimo e questo è chiaro, ma come prepari il supporto gara per l’atleta?
«Le gare di un giorno sono davvero uniche, nel senso che sono per lo più gare molto lunghe e dure già alla partenza. Ciò significa che l'alimentazione dei giorni precedenti è già importante per fare rifornimento e dall'inizio della gara i corridori dovranno continuare a fare rifornimento. Bevono bevande sportive e mangiano barrette, gallette di riso o usano gel per continuare a fare rifornimento. Solo in questo modo potranno gareggiare fino alla fine ad alto livello.”
I prodotti Enervit della gamma C2:1 PRO sono stati una grande novità e penso ti abbiano aiutato durante tutta la stagione. Come organizzi la tua integrazione in vista di un'eventuale gara di un giorno?
«Il bello della linea C2:1 è che durante le classiche monumento puoi combinare facilmente i diversi prodotti e consumare elevate quantità di carboidrati (90 e anche più grammi di carboidrati) ogni ora senza problemi gastrointestinali. Una Potenza! I ciclisti hanno le loro preferenze, ma possono combinare bevande sportive con 30 o 60 g di carboidrati con gel, caramelle gommose, gelatine o barrette (ciascuna circa 30 g di carboidrati). Questi quantitativi facilitano il calcolo e la quantità di carboidrati è scritta nelle confezioni.”
Mi capita di vedere atleti che si spengono improvvisamente a pochi chilometri dalla fine. Nel ciclismo accade come in Formula 1 dove si pesa anche il carburante?
«Sicuramente facciamo di tutto per evitare di rimanere “hungerflat” a pochi km dalla fine. Ciò può essere prevenuto combinando un buon rifornimento prima della gara (cena la sera prima e colazione) e ovviamente con una buona strategia di rifornimento in bici. Come sempre, il maltempo o altre circostanze avverse possono impedire di fare rifornimento nel modo corretto e quindi può succedere che alla fine un atleta debba raschiare il fondo del barile perché si sente “vuoto».
Nella tua esperienza personale, una dieta vegetariana potrebbe diventare un vantaggio nelle attività di resistenza come il ciclismo?
«È sicuramente possibile pedalare in modo ottimale essendo un ciclista vegetariano e ovviamente per non compromettere le proprie prestazioni occorre mangiare bene e in un modo adeguato, meglio ancora facendosi seguire dal proprio medico sportivo, come qualsiasi altro ciclista. Questa via non è impossibile ma non è un vantaggio e non mette l’atleta in condizioni di generare prestazioni migliori».
Un ultimo consiglio per chi è in procinto di intensificare l'allenamento in palestra. Quali integratori Enervit consiglieresti per aiutare l'organismo a sviluppare più forza e resistenza?
«Quando ti concentri sul diventare più forte o se punti ad aumentare la massa muscolare, è importante mangiare abbastanza proteine e soprattutto dividerle durante il giorno. In questo caso, un frullato proteico o una barretta proteica potrebbero aiutare a rendere il tutto più pratico».