Please, wait a minute. Questa è la frase che mi sono sentita ripetere più spesso da quando sono arrivata a Tokyo. Come vi raccontavo ieri i volontari impegnati ai Giochi Olimpici sono gentilissimi ma anche parecchio “inquadrati” e gli innumerevoli protocolli che devono e dobbiamo rispettare mi stanno facendo venire... cinque cerchi alla testa.
Questa mattina ho raggiunto il Main Press Center (MPC) di buona ora per sbrigare le fondamentali pratiche che precedono le gare. Dopo aver ritirato lo zainetto con la guida per i media, mi sono iscritta a tutti gli eventi che ho in programma e ho cercato di capire come muovermi tra una venue e l'altra. Teoricamente ci è vietato usare i mezzi pubblici per i primi 14 giorni dal nostro arrivo in Giappone, ma al transportation guest desk oggi visto che l'app Ochoa in cui abbiamo inserito i nostri dati sanitari nelle ultime due settimane dice che siamo “verdi” e liberi di circolare ci hanno consegnato la tessera dei mezzi pubblici oltre ad alcuni buoni per usare i taxi ufficiali messi a disposizione dall'organizzazione. In alternativa ci dovrebbero essere delle navette per le varie gare che ci permetterebbero di restare nella bolla ma con orari alquanto folli (partenza all'alba, ritorno ben oltre il tramonto) che non ho ancora ben capito da dove partono e come si prenotano visto che, anche lì, i posti sono limitati.
Domani lo scopriremo, intanto oggi mi sono sottoposta al secondo test salivare ormai da tutti noi accreditati italiani chiamato lo “sputacchio”. In una provetta con un codice a barre collegata al nostro pass dobbiamo ogni giorno raccogliere la nostra saliva così che venga analizzata. Se risultiamo negativi tutto ok, al contrarario riceveremmo una mail e saremmo costretti all'isolamento. Mezz'ora prima di svolgere questa simpatica operazione non bisogna mangiare, bere, fumare e lavarsi i denti per non alterare i risultati. Raccolte le provette anche per i prossimi giorni, mi sono prenotata per le varie gare che voglio seguire, quindi tutte quelle di ciclismo.
Smaltite queste pratiche, sono andata all'apertura di Casa Italia, dove una buona cena mi ha rimesso al mondo. Se ieri in areoporto avevo incrociato una leggenda dello skate come Tony Hawk, pronto a commentare la nuova disciplina olimpica per la NBC, oggi ho avuto l'occasione di incrontrare Massimiliano Rosolino, uno dei nostri nuotatori più vincenti e tra i volti più belli dell'Italia Team. Un campione anche di simpatia e disponibilità. Ai Giochi Olimpici ovunque ti giri trovi numeri 1 dello sport mondiale. Il bello è che ancora non sono iniziati.
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