Nicholas Pettinà, biker del CS Carabinieri, due anni fa ha subito un intervento al cervello a causa di un tumore benigno e dopo solo due mesi è salito sulla sua mtb Olympia con l’obiettivo di fare 100 km. Segno zodiacale Ariete, Pettinà ha una testa durissima, che gli ha permesso di superare momenti difficilissimi andando contro tutto e tutti perché: “La testa va dove non arrivano le gambe”.
Perchè hai deciso di raccontare la tua storia?
«Desidero far conoscere il mio percorso perchè voglio aiutare le persone a comprendere che ci sono tante strade diverse per raggiungere un obiettivo, a costo di essere una voce fuori dal coro».
Come ti sei accorto della malattia?
«Dal 2015 avevo dei disturbi che non sono stati subito compresi: mal di testa che andavano e venivano e mi sentivo sempre spossato. Quando mi hanno diagnosticato il tumore al cervello è stata una botta tremenda. Per fortuna ho trovato persone che mi hanno rassicurato sulla buona riuscita dell’intervento, perché il tumore era benigno, nella zona migliore per essere operato, frontale, molto definito e non ramificato. L’intervento è stato effettuato a luglio del 2017, un intervento rivoluzionario (mi svegliavano durante l’operazione per verificare il mio stato di coscienza) che garantiva il massimo del successo».
E naturalmente la tua vita è cambiata…
«Sì! È cambiato tutto perché è come se il tumore dovesse ricomparire e quindi mi do anima e corpo alla vita, a quello che mi piace fare, perché se finisce non posso più tornare indietro. Ho una compagna e un figlio di 19 mesi. Prendo delle medicine che modificano l’umore e non è facile per le persone che mi stanno accanto».