Clima rigido come nelle migliori tradizioni del ciclocross nel mese di gennaio, ma con un grande sole nel cielo azzurro. È questo lo scenario che accoglierà gli atleti per la sesta e ultima tappa del decimo Giro d’Italia Ciclocross, il Memorial Romano Scotti, in programma sabato e domenica presso l’Ippodromo delle Capannelle. In queste ore i volontari e la famiglia dell’ASD Romano Scotti stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli per trasformare la più famosa arena ippica d’Italia in uno stadio naturale del ciclocross, che sarà teatro non solo della finale del Giro d’Italia valida anche come prova del Lazio Cross Gruppo Forte, anch’esso dedicato alla Memoria di romano Scotti e del contestuale short track promozionale per giovanissimi (realizzato in collaborazione con l’ASD Pedala che ti passa ciclismo Mentana).
NOVITÀ: TUTTE LE GARE IN STREAMING – Proprio in virtù di questa speciale conformazione dell’impianto gestito dalla Hippo Group, partner dell’evento, sarà possibile seguire in diretta streaming tutte le gare del Memorial Romano Scotti, sesta tappa del Giro. Come già avvenuto lo scorso anno per i campionati italiani, e dopo i successi riportati dai frammenti di dirette Facebook delle scorse gare, le immagini con la copertura integrale del percorso andranno in onda sui canali social dell’ASD Romano Scotti (Youtube e Facebook) con il commento di Carlo Gugliotta, vicedirettore della rivista In Bici Magazine e Stefano Masi (che cura anche la messa in onda). Regia affidata a un grande professionista, nome storico, pilastro del ciclismo televisivo e amico della famiglia Scotti: Nazareno Balani, che ha firmato tanti Giri d’Italia per la RAI, Radiotelevisione Italiana. Per l’occasione, meteo permettendo, la premiazione finale del Giro d’Italia Ciclocross è stata spostata sul podio delle gare, per far sì che tutto avvenga a favore di telecamere anche per chi segue da casa la rassegna rosa.
SPECIALE CLASSIFICHE MASTER – I fantini per eccellenza tra i cicloamatori, in questo decimo Giro d’Italia Ciclocross, sono stati senz’ombra di dubbio Massimo Folcarelli, Giovanni Gatti e Elis Simeoni, autori di una autentica cavalcata trionfale che li ha condotti sulla terra battuta di Capannelle con il simbolo del primato ben saldo sulle loro spalle. Folcarelli guida la generale della fascia 2 con 12 punti di vantaggio su Gianni Panzarini e 18 su Luigi Carrer. Gatti, dal canto suo, con le 142 lunghezze precede di 20 punti esatti l’eterno sfidante Leonardo Caracciolo nella fascia 1 e la friulana Elis Simeoni ha sbaragliato le rivali e guida con 22 punti su Sabrina Di Lorenzo. Molto più staccata Tamara Fabbian.
Ma al termine del Giro d’Italia Ciclocross non saranno assegnate solo le maglie rosa-lime-fluo ai vincitori di fascia: ogni leader di categoria, se presente in loco dopo la gara di Capannelle, indosserà il simbolo del primato. Andiamo quindi a sbirciare quale è la situazione nei singoli raggruppamenti da ELMT a M8. Nella categoria da 19 a 29 anni è Leonardo Caracciolo in testa con 150 punti, seguito da Jacopo Camilli e Francesco Acquaviva. Se l’affare per la vittoria finale può dirsi concluso, tutt’altro è quello per le posizioni di rincalzo, con Camilli e Acquaviva separati da soli due punti (65 a 63) e un arrembante Flavio Vogrig nelle immediate vicinanze (52).
Ben diversa la situazione tra i Master 2 (34-39 anni): la maglia rosa è qui contesa per soli due punti tra Diego Lavarda (62) e Simone Cusin (60). Marco Del Missier insegue, guardingo, a 8 lunghezze di distacco. Se c’è chi sè la gioca per poco, c’è anche chi vuole la suspense sino alla fine e non molla l’osso nemmeno in ex-aequo, come fanno Vladimiro Tarallo e Luca Tigli, in coabitazione a 87 punti in cima alla classifica dei Master 3 (40-44 anni). La loro sfida sarà interessantissima, un lunghissimo sprint finale, della quale Ernesto Angelini, terzo a 52 punti, potrà essere solo uno spettatore non pagante. Si presenta infiammata, d’altro canto, la situazione tra i Master 5 (50-54 anni). Non c’è dubbio che Luigi Carrer vorrà sfidare a singolar tenzone il tricolore Gianni Panzarini per recuperare i 10 punti di distacco (116 a 126), ma quale sarà il ruolo del terzo incomodo Gianfranco Mariuzzo? Il laziale, sebbene fuori dai giochi per due gare in meno (82 punti), quando presente ha dato filo da torcere ai due rivali, mettendo le sue ruote avanti alle loro per ben due volte.
Giochi già fatti nella M6 (55-59 anni), con Mario Quattrini saldamente in rosa (116) e Giuseppe Dal Grande a una distanza di sicurezza da Severino Della Libera per difendere il suo argento (60 a 39). Stallo alla messicana, invece, tra gli esperti biker della M7 (60-64 anni): in 8 punti abbiamo quattro corridori. Guida Michele Feltre (60), incalzato da Marco Valentini (57) mentre a breve distanza sono in agguato Luciano Quintarelli e Massimo Toffolutti (entrambi a 52). Super prestazione, tra i Master 8 (over 65) per il sempreverde Carmelo Ursino, mattatore assoluto con 142 lunghezze, quasi a punteggio pieno.
Non abbiamo certo dimenticato la M1 e la M4, i cui leader sono, naturalmente, rispettivamente Giovanni Gatti e Massimo Folcarelli. Nella M1 i giochi per il podio sono tutti ad appannaggio di Adriano Luciano e Stefano Lisi, separati da un solo punticino (64 a 63), ma chissà che Fabrizio Trovarelli (56) non ci metta lo zampino! Lo stesso non può dirsi tra gli M4, con le posizioni ben cadenzate: Folcarelli è seguito da Pierpaolo Pascucci (93) e Alberto Laloni (67), l’unico che dovrà blandamente guardarsi da Alessandro Rescia (54).
Complessivamente sono 289 i Master con almeno un punto in tutte le speciali classifiche, un interessante spaccato del movimento cicloamatoriale italiano in seno al ciclocross, a cui va aggiunta una stima del 30% di atleti che non hanno conseguito punteggio, specialmente nelle categorie M3, M4 ed M5, le più popolose e le più agguerrite in assoluto. Un risultato lusinghiero per il Giro d’Italia Ciclocross, che da sempre è strutturato per la crescita delle categorie agonistiche, ma che non disdegna quelle amatoriali, composte da amanti del ciclismo che lavorano spesso dietro le quinte e che fanno da substrato agli agonisti, spesso accompagnandoli in corsa. Maglie rosa anche per loro, dunque! Tutte meritatissime.