Le nuove Infinito R1 Knit nascono per offrire al ciclista una nuova esperienza in termini di calzata, sia in termini prestazionali ma anche dal punto di vista della ventilazione grazie all’innovativa costruzione in maglia della tomaia. Detto così sembra tutto molto semplice, soprattutto considerando l’esponenziale diffusione delle sneaker realizzate con questo procedimento, ma una cosa è certa, le scarpe da ciclismo sono tutta un’altra storia e devono garantire una resistenza alla deformazione notevole per contrastare le enormi forze in gioco.
Fi’zi:k ha messo a punto una scarpa che stupisce in ogni contesto e punta con sicurezza a soddisfare anche i ciclisti più forti ed esigenti come un certo Geraint Thomas, fresco vincitore del Tour de France.
Le tomaie realizzate a maglia saranno decisamente il trend futuro, del resto, con questa procedura costruttiva è possibile plasmare tomaie con zone di supporto differenziate, una possibilità che apre davvero a scenari suggestivi in termini prestazionali. Elasticità e rigidità possono essere posizionate in aree specifiche per supportare al meglio il gesto della pedalata in tutte le sue fasi.
Al primo colpo d’occhio, le Infinito R1 Knit si confermano eleganti, una dote che coinvolge tutte le sue parti, dalla tomaia fino alla suola. Ogni dettaglio segue un canone di design intorno a cui il marchio sta costruendo una vera famiglia di prodotti. Scendendo nei dettagli, la tomaia delle R1 Knit è formata da una parte in maglia e da una parte che potremmo definire tradizionale, una scelta che riesce a cogliere i migliori aspetti di entrambe le strutture.
Da una parte, quella in maglia assicura una costante ventilazione, dall’altra, la parte tradizionale in microtex offre un solido approdo per i due rotori Boa®. Si tratta comunque di una tomaia complessa ma estremamente efficiente sotto ogni aspetto, merito del sistema Volume Control e del Dynamic Arch Support, quest’ultimo ben sorretto dal cavo una volta serrato il rotore.
Tutte le zone in tessuto hanno il compito di mantenere la ventilazione costante e di consentire, in caso di eventuale pioggia, una rapida asciugatura. Osservando da vicino la lavorazione, si può notare benissimo come le parti « piene » vengano posizionate il punti in cui serve maggior resistenza, mentre quelle più aperte sono inserite laddove le tensioni rimangono nettamente inferiori.
Il tallone può contare su un supporto rigido, una base solida su cui lavora alla perfezione il primo rotore Boa@. Il secondo rotore, quello posizionato in basso, grazie al cavo e ai suoi passaggi sul fianco del piede assicura un contenimento dei volumi di primo livello.
Comunque, il solito plauso va fatto al sistema di chiusura Boa®, in particolare ai due rotori LP1-B, una soluzione che non entra in crisi mai e può contare su un funzionamento sempre esemplare. Le varie guide realizzate in tessuto fanno scorrere il cavo a dovere facilitando una chiusura omogenea in tutte le sue parti.
La suola in carbonio Full UD si presenta con tre prese d’aria frontali, una centrale e ben quattro posizionate nella sua parte posteriore. Rigida e dotata di canali interni, offre un deciso supporto e una rigidezza elevata, sensazioni che abbiamo già largamente apprezzato nella loro prima versione.
Come è facile notare dalle foto, le nuove Infinito R1 ed il discorso vale ancor di più per le Knit sono state decisamente riprogettate nella loro parte superiore. La soletta è ben strutturata e offre un valido supporto su tutta la sua superficie, esattamente come abbiamo già registrato nella prova delle Fi’zi:K Aria R3 (qui la review).
L’unica parte delle R1 Knit che non mi convince totalmente è il tacco, anche se sostituibile rimane forse troppo duro per garantire la corretta stabilità sul terreno mentre si cammina. Per evitare che si verifichi una eventuale scalzata o limitati movimenti del piede all’interno della scarpa, fi’zi:k inserisce nella trama del tessuto che riveste l’imbottitura del tallone diverse micro sfere in silicone, una soluzione geniale che semplifica di molto le cose.
Il test di queste R1 Knit va avanti da molto, un periodo in cui ho potuto regolarmente alternarle con la versione tradizionale R1 Infinito. La tomaia così configurata offre decisi benefici in merito alla ventilazione, forse non quanto vi potreste aspettare, visto che la tomaia non è realizzata interamente in maglia. Il mio parere rimane comunque ottimo poiché Fi’zi:k con questa tomaia « ibrida » concilia tutte le campane e non mostra alcuna debolezza strutturale.
La colorazione nera è più soggetta ad accumulare il calore ma nel complesso le temperature sono costantemente tenute a bada dalla ventilazione. La parte in maglia ha un trattamento superficiale per far in modo che l’acqua non entri, ma se incontrate anche un po’ di pioggia dovrete rassegnarvi ad avere i piedi bagnati. Non disperatevi però, l’asciugatura rimane molto rapida!
Il lavoro fatto sullo schema di chiusura e sulla sovrapposizione dei tessuti sul collo del piede è fenomenale, infatti, mai e poi mai ho registrato i tipici dolori causati dalle pressioni in questa zona e la riprova è la mancanza assoluta di segni sulla pelle una volta tolte scarpe e calze. Da un punto di vista del design devo ammettere che Fi’zi:k ha fatto centro e anche se la bellezza è soggettiva, desidero sbilanciarmi affermando che il lavoro svolto dalla matita dei progettisti è sublime.
Il verdetto è ottimo e non potrebbe essere altrimenti. Mi aspetto a questo punto una evoluzione futura in cui la struttura a maglia costituirà l’intera tomaia, mantenendo inalterate le ottime performance strutturale del modello odierno.
★★★★☆ prezzo
★★★★★ competizione
★★★★★ comodità
★★★★★ rifiniture
★★★★★ solidità
★★★★★ ventilazione
★★★★★ rigidità suola