Un Mathieu van der Poel stellare ha conquistato a Lievin il suo settimo titolo mondiale nel ciclocross e ha eguagliato Erik De Vlaeminck, che fino ad ora era il detentore assoluto di questo record.
«Vincere un titolo mondiale è qualcosa che si sogna fin da bambini, ma arrivare a conquistare sette titoli è qualcosa di veramente incredibile. Questo significa molto per me e vuol dire aver scritto un pezzo di storia».
L'anno prossimo il Mondiale di ciclocross si svolgerà ad Hulst e se l'olandese dovesse vincere allora diventerebbe l'unico detentore del record, per giunta nel suo Paese d'origine. «Per il momento è difficile dire cosa accadrà il prossimo anno e penso solo a godermi questa nuova vittoria».
La corsa non è stata facile e lo stesso olandese ha dovuto fare i conti con delle forature. La gara in ogni caso è andata come previsto e Van der Poel ha iniziato subito accelerando al massimo, per cercare di fare immediatamente un buco alle sue spalle e mantenere un vantaggio importante fino al termine della competizione.
«Nella ricognizione del tracciato fatta ieri abbiamo visto che era meglio creare subito un distacco come ha fatto Tibor Del Grosso. Ho avuto una buona partenza e ho trovato subito un buon feeling con il percorso. Sapevo quando dovevo arrivare davanti per poter fare quello che volevo e mantenere un certo vantaggio».
Senza ombra di dubbio Van der Poel è stato ancora una volta il dominatore indiscusso della gara e, nonostante la rimonta di Van Aert, che poi ha chiuso al secondo posto, nessun avversario è riuscito a impensierire l’olandese.
«Ho deciso di accelerare immediatamente e in questo modo sono riuscito a scoraggiare tutti quelli che stavano dietro. Questa strategia ha funzionato bene e ha dato subito un buon risultato ed è stato come se avessi messo le ali ai piedi. Ma la gara non è stata semplicissima e ci sono stati anche dei problemi: al terzo giro ho addirittura forato una ruota, cosa che mi è costata anche un po' di energia, ma alla fine ho vinto come avevo immaginato».