Sabato 4 prenderà il via a Torino il primo grande giro della stagione, con la Grande Partenza di Venaria Reale a dare il via all'edizione numero 107 del Giro d'Italia che terminerà domenica 26. La prima metà di gara prevede parecchie opportunità per velocisti e cacciatori di tappe, con solo due frazioni realmente adatte agli uomini classifica, mentre la seconda metà concentrerà i tradizionali "tapponi" per grandi scalatori.
Il percorso avrà inoltre 71 chilometri a cronometro divisi in due crono, sarà interessante vedere quale sarà il loro impatto dato che poi nell'ultima settimana si affronteranno durissime asperità come la Forcola di Livigno, il mitico Stelvio, il passo Brocon, la salita di Sappada e il doppio Monte Grappa nel penultimo giorno prima della passerella finale a Roma.
La Soudal QuickStep si presenta ai nastri di partenza del Giro per la ventesima volta nella propria storia, attualmente ha all'attivo 29 vittorie di tappa e 9 maglie vinte e quest'anno fa debuttare alla Corsa Rosa il due volte campione del Mondo, nonché vincitore di diverse gare prestigiose in Italia (Strade Bianche, Tirreno Adriatico e Milano Sanremo) Julian Alaphilippe. Insieme a lui il Wolfpack schiera corridori in grado di andar forte su qualsiasi terreno.
Ci sarà infatti Tim Merlier, il velocista di maggior successo finora nel 2024 con sette vittorie, ci saranno Josef Cerny, Jan Hirt, il neo-pro Luke Lamperti, Pieter Serry (al decimo Giro in carriera), Bert Van Lerberghe e un Mauri Vansevenant reduce da un'ottima campagna delle Ardenne.
«Portiamo al Giro una formazione adatta sia alle volate che al vallonato che alla montagna - afferma Davide Bramati, in ammiraglia insieme ai belgi Iljo Keisse e Geert Van Bondt - e i ragazzi sono fermamente convinti di poter ben figurare. Non è mai facile, ovvio, ma daremo il 100% ogni giorno per ottenere bei risultati!»
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