Si riprende, dunque, da dove ci eravamo lasciati. Il portacolori altamurano del team Scott ha preferito non interrompere il fil-rouge che lo lega al circus dell’Iron Bike dalla scorsa stagione, da quel 5 novembre scorso a Spinazzola, ed è tornato alla carica, trovando la stessa spalla (Mino Ceci, riconfermato in Scott) e gli stessi avversari, tra i quali l’arrembante Nicola Pugliese (team Eurobike), Nando Bossis e Giuseppe Belgiovine.
C’erano un po’ tutti i protagonisti di sempre dietro la linea di partenza del sesto trofeo Bosco Calmerio, trasformato in mediofondo grazie all’intuizione di Rino Perta, presidente della Spes Alberobello, di avere le carte in regola per entrare nell’Iron Bike e proporre agli appassionati un percorso esclusivo, disegnato tra i boschi di querce in uno slalom gigante tra bianchi trulli e masserie fortificate, con lo sfondo costante della Selva di Fasano. Al centro di tutto, protagonista principale, il canale principale dell’Acquedotto Pugliese, con i suoi ponti mastodontici ad arcate in pietra chiara, precursore di quell’idea di mobilità dolce sui percorsi ciclopedonali che sempre più prende piede in Europa.
AL VIA IN 350 - A prendere il via, sfidando i capricci di un meteo incerto sino al giorno prima, oltre 350 ciclisti, divisi nei raggruppamenti “Mediofondo” (il principale), cicloturisti ed E-Bike (bici con pedalata elettricamente assistita, novità del 2018). 194 gli abbonati complessivi al circuito, le cui operazioni di accredito si sono chiuse nella tarda serata di venerdì 23 febbraio.

LOGISTICA OK - Apprezzata la logistica, curata con dovizia di particolari dall’ASD SPES, già nota al mondo delle due ruote per organizzare da 23 anni la Gran Fondo dei Trulli e per essere stata promotrice della tappa di Alberobello del Giro 100. Ma soprattutto l’accoglienza e la cura maniacale del percorso, segnato in ogni suo dettaglio. Ad occuparsene è stato proprio Nicola Pugliese, che ha smesso i panni di aiuto-organizzatore pochi minuti dalla partenza, è salito in sella e si è conteso sino all’ultimo con il duo Scott i gradini più alti del podio. «Il percorso era misto – spiega Pugliese - con tratti tecnici, dove ci si divertiva a guidare la bicicletta, mentre in altri tratti occorreva sprigionare un po’ di potenza. Il percorso è stato curato nei minimi dettagli per far si che la gente potesse percorrerlo senza incorrere in errori o eccessivi pericoli».
TESTA A TESTA - Dal punto di vista puramente agonistico la corsa alle spalle dei tre di testa (giunti nell’ordine Colonna, Ceci, pugliese) ha visto protagonista l’Iron Biker uscente, Giuseppe Belgiovine (Eurobike), la cui posizione è stata a lungo contesa da Nando Bossis (Cyclonstore.it) e da uno straordinario Angelo Tagliente (classe 2001, categoria Juniores della MTB Casarano) con un eccellente Giacomo Scardino (New Bike Andria).
Protagonista tra le biciclette elettriche la sfida Emanuele Losacco (Amicinbici Gravina) e Alban Nuha (team Eurobike).
1
COLONNA PAOLO
SCOTT RACING TEAM
01.44.56
2
CECI GIROLAMO
SCOTT RACING TEAM
01.49.17
3
PUGLIESE NICOLA
ASD TEAM EUROBIKE
01.49.17
4
BELGIOVINE GIUSEPPE
ASD TEAM EUROBIKE
01.52.25
5
BOSSIS FERDINANDO
ASD CYCLON-STOREIT
01.52.25

La novità E-Bike, gara separata per biciclette a pedalata assistita. In foto il secondo classificato, Alban Nuha.
ASD SPES, UNA GARANZIA - «Da organizzatore esperto ho notato che si sono divertiti e hanno apprezzato il percorso – tira le somme Rino Perta – Questo percorso è speciale, perché non si allontana mai troppo dal paese, ma offre tutto ciò che un biker può desiderare, alternando tipologie di paesaggi». Apprezzamenti si segnalano anche per l’accoglienza E non mancano i consigli agli organizzatori per le tappe future: «Mai farsi intimorire dal meteo, non bisogna mollare mai e avere coraggio. Poi la mattina della gara sarà il giudice a decidere cosa fare».



PROSSIMA TAPPA - L’appuntamento è ora presso il monumento dell’Unesco simbolo della Puglia: il Castel Del Monte. Fervono già i preparativi in casa New Bike Andria per la seconda tappa, prevista per domenica 18 marzo. Paolo Colonna, lo ha già annunciato, non ci sarà. E quindi la maglia di leader cambierà già proprietario.

RINO PERTA (presidente del comitato di tappa e della ASD SPES Alberobello): «Siamo assolutamente soddisfatti dell’evento e per la scelta di aver aderito all’invito di Maurizio (Carrer, ndr) nell’entrare nell’Iron Bike. È stata personalmente una mia scoperta, un po’ una scommessa, che posso dire a tutti gli effetti vinta. Da sempre noi abbiamo avuto autonomia organizzativa, ma abbiamo apprezzato moltissimo come si sta muovendo l’organizzazione centrale».
Doverosi i suoi ringraziamenti: «Da ringraziare tutti i nostri soci, gli amici della SPES, liberi cittadini amanti del ciclismo che simpatizzano per noi, che si mettono sempre a disposizione. Casa Rotolo, sede della logistica, si è detta molto entusiasta del movimento che c’è stato e, soprattutto, del clima di festa che l’Iron Bike ha saputo portare».
Prospettiva futuro, piccoli campioni crescono. La SPES cura anche un interessante vivaio di piccoli atleti: «Abbiamo una quindicina di giovanissimi guidati in allenamento da Leonardo Piepoli. In cantiere abbiamo una gara per loro, poi una per esordienti-allievi tra agosto e settembre. E per i cicloamatori Il 15 aprile la 23^ edizione della Gran Fondo e la classica a circuito a Coreggia (Agosto), dedicata a chi viene in vacanza in Valle D’Itria. E per finire, dessert. No, un duathlon in autunno».
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PAOLO COLONNA (Scott Racing Team): «Oggi gara bellissima, percorso su due giri, il che a mio parere rende tutto più spettacolare per gli appassionati, perché ci vedono passare due volte. Un po’ di fango sulle discese, a causa delle abbondanti piogge dei giorni scorsi, ma ciò ha reso tutto molto più divertente. Io e Mino Ceci abbiamo provato a staccare Nicola Pugliese, ma conosceva molto bene il percorso e non ci ha mollati un attimo. Tanto di cappello, andava fortissimo. Ci ha costretti a cambiare strategia poco prima di metà gara, quando ho aperto gas e sono adnato via da solo, con Mino che mi copriva le spalle. Organizzazione impeccabile, sono stati bravissimi i ragazzi della SPES Alberobello. Il circuito è migliorato tantissimo quest’anno. Ora ci allontaniamo per un po’, torneremo a farvi visita a Gravina, gara di casa per Mino».
Sull’organizzazione parere molto lusinghiero: «Ottima la scelta dei due giri e ad accorciare la distanza. Ottima l’idea di abolire il percorso corto. Si parte tutti insieme, penso che sia la soluzione migliore, a parte per le due gare di Vieste e Cassano, dove il territorio stesso invita a una divisione dei tracciati».