In questi anni ci siamo abituati a diversi filati sintetici, alcuni molto efficaci, altri meno, ma tutti capaci di riscrivere la storia dell’abbigliamento intimo per quanto riguarda il ciclismo.
La Maglia Intima Wool di Santini, azienda che non ha bisogno di presentazioni, ha maniche lunghe ed è realizzata in lana naturale per l’80% con una leggera aggiunta di poliammide ed elastane per conferire al capo quella elasticità che fa sempre comodo.
Calda e ipoallergenica, è molto morbida e grazie ad uno struttura davvero leggera veste alla perfezione mantenendo il corpo caldo e asciutto.
L’utilizzo della lana è una riscoperta in questo momento e sono certo che molti marchi intraprenderanno questa strada anche per la creazione di nuovi indumenti estivi.
Da sempre, il limite di questo filato naturale è la mancanza di elasticità e la difficoltà ad allontanare dal corpo l’umidità in eccesso. In questo mix, il tessuto riesce a dare il giusto confort anche intorno a 0° C. Ovviamente l’accoppiata con una giacca calda, come ad esempio il modello Rebel di Santini (di cui vi parleremo settimana prossima), forma un binomio vincente che vi terrà lontano dal gelo per ore ed ore, lasciandovi concentrati sulla strada e il piacere di pedalare.
Il range di utilizzo va da 10°C a 0°C, temperature che accompagnano il nostro inverno più o meno in tutto il paese, salvo felici ed invidiosissime eccezioni!
La composizione del tessuto fa in modo che il sudore evapori abbastanza rapidamente, anche se il vecchio trucco di non fermarsi mai quando si pedala al freddo è sempre la miglior scelta possibile per non fare in modo che il sudore ci raffreddi. Il colletto è abbastanza alto per proteggere dall’aria e formare con il colletto della giacca una buona barriera per l’aria fredda.
Logicamente, non troverete in questo capo la stessa elasticità dei capi totalmente sintetici ma sono certo che in molti apprezzeranno questa nuova morbida vestibilità.
Che sia un giro in bici, in Mtb o una bella sciata, la Maglia Intima Wool saprà difendervi dal freddo e farvi nuovamente apprezzare il fascino antico della lana, ora lanciato nell’era moderna del ciclismo!
Giorgio Perugini