In principio, la paura: quelle strane macchie blu sul petto hanno fatto subito pensare ad una strana malattia, una di quelle sconosciute ai più.
Vedersi
il torace colorato con una strana sostanza blu dopo una pedalata sulle
Murge, nella Foresta Mercadante, non è certo stata una sorpresa gradita
per due ciclisti baresi.
Poi, i consigli. Qualche
familiare ha suggerito che il fatto poteva essere un fenomeno legato
all’ossigenazione, oppure l’effetto di un pesticida inalato durante la
passeggiata nei boschi. Altri hanno scelto strade più fantasiose...
Quindi la decisione. Il
fatto è che le macchie blu di sparire proprio non ne volevano sapere e
allora l’unica soluzione è stata quella di recarsi al Pronto soccorso
del Policlinico di Bari, dove sono stati accettati forse con codice
bianco o verde.
I medici li hanno visitati per capire quelle macchie
da cosa potevano essere state causate e di quale malattia rara i due
ciclisti fossero affetti.
Ed ecco la verità. Alla fine
c’è voluto l’intervento di un tossicologo dell’Università di Bari per
svelare l’arcano. I due ciclisti indossavano maglie blu di fabbricazione
cinese (ancora da accertare se recavano il marchio CE) e chissà con
quali sostanze chimiche vengono trattati i tessuti e quali effetti
possono provocare sulla pelle... La sostanza, è stato accertato, non è
nociva, ma provoca disturbi alla pelle.
Ed ora i “ciclisti puffi”, passato lo spavento, stanno decidendo se presentare denuncia.