Cari amici di tuttoBICI vi chiedo un attimo del vostro tempo. Come sapete sono stato trovato positivo ad un controllo antidoping e ora mi trovo con il morale sotto i pedali e un sentimento di prostrazione assoluta. Avrei anche potuto non scrivere, starmene zitto, rintanarmi in casa e fare in modo che tutti dimenticassero, perché non ho attenuanti o scuse di maniera da proporvi, la realtà dice positivo a un controllo antidoping, cosa che mi imbarazza come non mai.
Perché quindi vi disturbo? Semplicemente per chiedere scusa a quanti mi vogliono bene e spero possano volermene ancora.
Con queste poche righe voglio togliermi un peso e so anche perfettamente che quello che vi dirò sarà solo creduto da chi avrà voglia di credermi e ascoltarmi.
Ho sbagliato. L’ho detto e lo ripeto: ho commesso un errore che non ha scuse.
E la cosa che più mi dà fastidio è che ero consapevole che sarei stato beccato se mi avessero controllato, ma ho commesso il classico errore di superficialità e sufficienza.
Quale? Semplice: in vent'anni di corse e corsette ho visto con i miei occhi solo tre controlli e mi sono detto: “chi mai verrà a metà agosto qui oggi a fare un controllo…”…Bingo !!
Vorrei aggiungere che a fine gara (9° classificato) non essendo stato fermato da nessuno, me n'ero anche già andato e non tornando avrei potuto concedere e concedermi il beneficio del dubbio. Sarei stato squalificato solo per non essermi presentato, come molti altri hanno fatto in passato, poi con qualche certificato compiacente avrei anche forse salvato la pellaccia.
No, di bischerata ne avevo già fatta una e bastava !! Non scappo !!
Così quel giorno, quando mia moglie mi ha ritrovato in bici nella mia consueta pedalata di defaticamento già molto lontano, ho deciso di tornare dopo un'ora e mezza circa in zona arrivo per sottopormi al test. E in quella circostanza ho anche dichiarato a verbale ciò che sapevo di aver assunto.
Ho 60 anni e qualche problemino di carattere molto privato che non avrei mai voluto mettere in piazza, perché da “italiano” non è facile, qualche giorno prima avevo fatto una cura per poter avere la possibilità di essere più "fecondo"… ma la certificazione del tutto avrei dovuto presentarla prima, ormai era tardi. Quindi nessun complotto e nessuna scusa: sono stato trovato non in regola ed è giusto che ne subisca le logiche conseguenze e soprattutto il responsabile sono solo e soltanto io, nessun altro. Anzi, già che ci sono, colgo l’occasione per scusarmi e al contempo ringraziare di cuore Michele e Piergianni Gariglio, splendidi “patron” della squadra e i miei trasparentissimi compagni.
Chiedo scusa a chiunque si sia sentito colpito da questa leggerezza sperando possa non condannarmi e certo è che questa storia me la porterò nel cuore per tutta la vita. E anche quando tutti avranno dimenticato, il mio cuore non cesserà di sanguinare per una leggerezza che sarò io l'ultimo a perdonarmi.
A tutti quelli che accetteranno le mie parole e a tutti coloro i quali sorrideranno soddisfatti di vedermi nella palta, le mie più sincere scuse.
Ringraziando anche tutto il movimento per i momenti di divertimento e di gioco passati insieme e che probabilmente non avrò più il piacere di provare e condividere.
Come si suol dire in questi casi: non si finisce mai di imparare e, in questo caso, di crescere.
Gigi Cifarelli