Le corone Osymetric, una delle novità tecniche più innovative degli ultimi anni, stanno diventando sempre più popolari, merito di Froome e delle sue frullate che strapazzano gli avversari.
Queste corone a doppia camme (guardate bene, non sono ovali) sono state studiate per facilitare il lavoro della gambe nel punto in cui queste sono più deboli, ovvero a ore 12 e ore 6. Con la forma delle corone Osymetric, l’Ing. Talo (inventore di questo brevetto) ha lasciato un raggio maggiore dove la gamba è “forte”, mentre dove la gamba è “debole” il raggio è minore. Continuando con questo ragionamento, una corona da 54 denti Osymetric, al punto morto superiore e al punto morto inferiore genera una spinta pari a un rapporto da 50 denti, mentre tra questi due punti, a 0° e 180°, il raggio cresce proporzionalmente alla forza espressa fino ad arrivare ad un raggio massimo equivalente ad una corona da ben 58 denti!
Nei primi momenti di questo mio personale rodaggio ho provato sensazioni contrastanti, infatti, in prima battuta ho avuto la convinzione di pedalare a scatti, Questo è il primo indizio che conferma che in prossimità dei due punti morti, il mio cervello e le mie gambe hanno dovuto riprogrammare il movimento e trovare una “rotondità” di pedalata che solo lo scatto fisso sa regalare.
Non nascondo di aver avuto un po’ di dolori alle gambe, manifestazioni muscolari dovute ad un diverso coinvolgimento dei distretti muscolari durante la pedalata, ma con il passare dei chilometri tutto è andato via via diminuendo.
Ho montato la combinazione adatta alla guarnitura compact 52-38 e più che aver avvertito benefici con il rapporto maggiore, quello che mi ha convinto di più è stata la corona da 38 denti. In salita, dopo aver aumentato la scala posteriore da 25 a 27, la frequenza di pedalata è comunque cresciuta di circa 5 rpm, un dato che avverto anche fisicamente senza prestare così tanta attenzione al conta pedalate. Questo dato ha trovato comunque conferma nelle mie tabelle e la stessa cosa vale anche per i tempi nelle mie salite test.
In questi giorni la maggior parte di voi avrà visto le immagini di Froome che mulina come un dannato, mentre i suoi avversari hanno regolarmente una cadenza di pedalata nettamente inferiore. Non voglio intavolare una discussione che metta sul tavolo watt per kg o vam, ma quello che è chiaro è che il corridore di Sky oltre ad una predisposizione naturale ad una frequenza così alta, abbia un reale riscontro nell’utilizzo delle corone Osymetric.
Utilizzando il rilevatore di potenza Newton ed in particolare il programma Isaac ho potuto vedere come la mia pedalata fosse cambiata confrontando i grafici iniziali. Il diagramma che definisce la spinta lungo il percorso circolare della pedalata ha una traiettoria molto più lineare rispetto a quella che ho visto nelle prime uscite.
Considerando che i due punti morti sono uno dei maggiori problemi per il raggiungimento della miglior performance di pedalata, mi sembra ora molto chiaro pensare che per azzerarli, o quantomeno ridurre la loro influenza, sia necessario utilizzare corone a forma diversa da quella tradizionale.
Se dovessi ripartire da zero, sceglierei questo periodo per incominciare a conoscere le corone Osymetric, al massimo le monterei alla fine dell’estate poiché per presentarsi al meglio alle nuove sfide del 2016 serve un buon rodaggio, fatto di ritmi blandi e poi medi prima di incominciare a caricare con alta intensità su tutti lavori. Ho amici che non tornerebbero alle corone tradizionali per nulla al mondo ed altri che hanno provato corone a doppia camme e con la stessa velocità le hanno tolte. Concettualmente le corone Osymetric sono convalidate da studi accurati che ne certificano il beneficio, ma ognuno di noi è fatto a modo suo…
Rimangono le problematiche legate al deragliatore anteriore, molto probabilmente accentuate dall’usura della catena. La cosa migliore da fare è montare le corone con catena e pignoni nuovi ed effettuare qualche ulteriore regolazione con l’inclinazione del deragliatore. Quando sarete riusciti ad eliminare ogni rumorino, preparatevi a pedalare come mai avete fatto, con Osymetric è tutta un’altra storia.
Osymetric è un marchio distribuito in Italia da Skopre, sito ufficiale www.skopre.com