Ford ha tolto i veli da una bicicletta elettrica pieghevole ultratecnologica che pensa al ciclista cittadino che vuole raggiungere l'ufficio nel minor tempo possibile e magari pure senza sudare macchiando camicia e abito. Come ci riesce? Grazie alla combinazione tra il rilevamento del battito cardiaco e il conseguente adattamento dell'erogazione di potenza alla pedalata assistita.
Si chiama MoDe:Flex ed è il nuovo gioiello presentato dalla Ford Motor Company lo scorso martedì presso il convegno Further with Ford al Ford Smart Mobility Plan a San Francisco. Vi abbiamo già parlato dei prototipi della casa alata americana e questo è l'ultimo in ordine di tempo, che dimostra come anche i colossi del mondo automotive si interessino sempre più al settore ecologico e oggi più di moda delle biciclette.
Questa bicicletta elettrica incorpora una serie di sensori integrati in scocca e può comunicare senza fili con lo smartphone per essere sempre connessa al web e geolocalizzata dai satelliti. Il manubrio sfrutta manopole che consentono di fornire indicazioni sulle svolte grazie a vibrazioni percepibili dalle mani e allo stesso tempo rilevano il battito cardiaco.
Bruce Williams, Ford Motor Company Senior Creative Designer, ha commentato: "Il fatto che MoDe:Flex possa comunicare con il dispositivo mobile apre a diverse potenzialità molto interessanti per il consumatore". La bici potrà comunicare non solo con lo smartphone, ma anche con l'orologio tech (o smartwatch) al polso.
Da qui l'idea stuzzicante della modalità "no sudore" perché quando il cuore supera una certa frequenza di battiti può azionarsi una spinta del motore elettrico maggiore per sollevare l'utente dallo sforzo troppo intenso. Ideale per businessmen che pedalano in completo e devono arrivare in ufficio relativamente freschi.
MoDe:Flex sarà inoltre pieghevole con grande facilità per inserirsi senza problemi nel vano del baule per un facile trasporto anche in auto. "Stiamo guardando a ogni possibile sviluppo - ha commentato Williams - È un esperimento aperto e stiamo osservando ogni possibile ramificazione di questa tecnologia".
Diego Barbera