Mancano ancora diversi mesi ai Mondiali 2015 di ciclismo di Richmond (USA), ma si inizia già a parlare della sede dei campionati per una notizia che tocca una tematica molto sensibile, l'ecologia. L'UCI ha infatti conferito all'organizzazione la prima certificazione UCI reCycling che attesta il rispetto dell'ambiente e delle sue necessità. Insomma, sarà la prima edizione davvero ecosostenibile.
I prossimi UCI Road World Championships 2015 si correranno a Richmond, nello stato della Virginia dal 19 al 27 febbraio e si sta già preparando ad ospitare oltre 1000 ciclisti e cicliste delle categorie Elite, Under-23 (solo uomini) e Junior oltre a circa mezzo milione di persone tra staff, spettatori e stampa, da 75 paesi. Una "popolazione" paragonabile a quella di una città di media grandezza, che sarà accolta nel modo più green possibile.
L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha inaugurato il programma reCycling per aiutare e supportare gli organizzatori a mettere in pratica una condotta rispettosa delle risorse naturali e dunque a potenziare i trasporti pubblici eco, a preservare energia e consumo d'acqua, a migliorare la gestione dei rifiuti e a ottimizzare catering e la logistica. Tutte quelle manifestazioni che rispettano i criteri otterranno una sorta di "etichetta" chiamata appunto UCI reCycling.
E Richmond l'ha ricevuta. "Siamo davvero grati al sindago Jones per la sua leadership e per Alicia Zatcoff, responsabile del lato ecologico della città di Richmond, per il duro lavoro per soddisfare tutte le richieste - ha affermato Wilson Flohr, Chief Executive Officer, Richmond 2015, Inc - questo riconoscimento darà visibilità e migliorerà la reputazione dell'evento anche a livello di sponsor e partner". Già, un beneficio non solo per la natura, ma anche per il budget dei Mondiali, un lato che in questo momento storico non si può ignorare.
Brian Cookson, presidente UCI, ha commentato: "Applaudo la città di Richmond e l'organizzazione dei Mondiali per i loro conseguimenti, il loro approccio incoraggerà le future sedi a essere più responsabili".
Tra le novità, una serie di stazioni per poter fare il pieno di acqua potabile fresca, sparse per la città, evitando così che migliaia e migliaia di bottigliette siano gettate via dopo l'uso. Inoltre sarà potenziato il sistema di raccolta di materiali riciclabili,
di compostaggio e saranno redatte guide per correggere le cattive
abitudini non ecosostenibili, che sarà consegnata gratuitamente. Il sindaco Mayor Dwight C. Jones è raggiante: "I benefici saranno non solo per il Mondiale, ma anche per la popolazione e anche per il periodo successivo alla manifestazione". La città si è prefissa di abbattere l'emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050 con una riduzione dell'1.8% ogni anno.
È dal 1986 che i Mondiali non si corrono negli USA ossia dall'edizione di Colorado Springs che vide l'Italia migliore nazione nel medagliere, con Moreno Argentin iridato. Speriamo che il precedente sia di conforto per le nostre nazionali e che Richmond 2015 sia ricordato non solo per il green, ma anche per un po' di azzurro.
Diego Barbera