UPCYCLE Milano Bike Café
C’era una volta un garage d’automobili, vecchio sporco ed abbandonato in via Ampère 59, a Milano. Un solo muro lo separava dalla sede del distretto di co-working e innovazione sociale di Avanzi, Sostenibilità per azioni (www.avanzi.org).
C’erano anche un gruppo di amanti della bici, imprenditori, operatori, giornalisti tutti coinvolti in progetti che ruotano intorno al mondo del pedale. E tutti quanti con il sogno che anche in Italia potesse nascere un bike cafè-restaurant di ispirazione nordeuropea, uno di quei posti – assai rari dalle nostre parti – in cui si potesse sperimentare un modo nuovo e diverso di vivere e condividere la convivialità, il tempo e persino il lavoro. Ma soprattutto un luogo dove quella meravigliosa macchina che è la bicicletta ne fosse il movimento centrale.
E così è nato Upcycle: un luogo di aggregazione dove mangiare, bere, lavorare, riflettere, rilassarsi, ascoltare, riparare e pedalare e uno spazio in cui si fa cultura della bicicletta attraverso iniziative che parlano di ciclismo sportivo e ciclismo urbano, stili di vita, design, innovazione e contaminazione, musica e moda.
Qualche esempio? Dal convegno sul velodromo Vigorelli di Milano a quello sulla sicurezza e piste ciclabili; dai racconti in viva voce di Claude Marthaler, il ciclonauto svizzero che ha compiuto il giro del mondo in bici in sette anni alla presentazione dei campionati mondiali di ciclomeccanica; dai mercatini ciclostorici all’asta benefica di biciclette costruite da alcuni dei più famosi telaisti italiani.
Centinaia di persone si sono accalcate nell’ampio ex garage per ascoltare ed omaggiare campioni del cilcismo come Francesco Moser o Marzio Bruseghin e per sentirli raccontare delle loro storiche imprese.
Ma sono stati tanti anche i frequentatori che sono venuti ad ascoltare ciclisti meno famosi forse, ma non meno importanti: come Federico, che grazie alla bicicletta è riuscito lasciarsi alle spalle il cancro che lo avevo colpito proprio come era stato colpito Lance Armstrong. O come Matteo, che su una bici di bambù ha percorso 8.500 chilometri dallo Zambia a Londra per trovare i finanziamenti per costruire scuole in Africa. O come le decine di randonneurs che hanno invaso Upcycle in occasione della serata dedicata alla paris-Brest-Paris.
Upcycle è un posto dove si può leggere e lavorare (in free WiFi) senza sentirsi fuori posto e senza l’ansia di consumazione. Upcycle è anche una sala proiezioni per assistere alle grandi gare di ciclismo: dal Giro d’Italia, al Tour de France, ai Mondiali di ciclismo.
Upcycle propone una ristorazione semplice e genuina di impronta nord europea. Le gustose quiche (alla barbabietola, al formaggio di capra, ai porri solo per citarne tre tra le tante) sono sempre una sorpresa; le cupolette di farro e orzo riempiono e fanno godere; le creme di cannellini, di ceci, la pappa al pomodoro sono delicate come le carezze della mamma; baccalà, aringhe e salmone preparati da far correre le statue; l’arrosto di manzo e lo spezzatino di tacchino sono di prima qualità e sono al curry o alla salsa di prugne o ai frutti di bosco. E comunque vegani e vegetariani possono sempre andare tranquilli.
Il tutto cucinato con prodotti freschi, ove possibile locali, di qualità e che seguono la stagionalità, dalla colazione al brunch, dal pranzo alla cena.
In qualunque momento della giornata inoltre si possono gustare caffè e tè da accompagnare - come del resto a pranzo e a cena - con una fantastica fetta di torta fatta in casa (tipo: torta di mele, di datteri e cannella, di cioccolato bianco e cranberries, di pere e cioccolato, crostata di albicocche e mandorle, crostata al limone, torta
cocco e cioccolato, muffin al cioccolato… vi bastano?) o bere vini, birre e pastis artigianali.
E sabato e domenica ecco servito il brunch svedese (non ve lo raccontiamo neanche… è da provare !). E’ dedicato in primis agli amanti della bicicletta, in tutte le declinazioni e interpretazioni che la possono contraddistinguere e alle variegate tribù di ciclisti, ma è ovviamente aperto a tutta la città che sempre più ricerca uno stile di vita sobrio con ogni mezzo, perciò Upcycle accoglie anche chi lo vuole raggiungere in moto, in auto o a cavallo. Purché li si parcheggi fuori.
Upcycle fa upcycling.
Con il termine di Upcycling si definisce quel processo di conversione di materiale di scarto, rifiuti o prodotti ormai inservibili in nuovi materiali o prodotti di migliore qualità, in modo da ridurne l’impatto ambientale e aumentarne il valore sociale.
Informazioni:
Upcycle Milano Bike Café
via A.M. Ampère, 59 - 20131 Milano
Web: www.upcyclecafe.com
T: 0039 02 83428268
comunicato stampa - foto www.s-notes.net