Il ciclista friulano Michele Pittacolo, pluricampione del mondo e medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra 2012 su strada, è in partenza per Apeldoorn, in Olanda, dove si terranno nel prossimo fine settimana i Campionati Mondiali paralimpici su pista.
“In teoria – spiega Michele -, non avrei dovuto partecipare a questa edizione del Mondiali, ma il Commissario Tecnico Mario Valentini, assieme al suo staff, ha fatto i calcoli e ha deciso di portare tutti i ciclisti in orbita azzurra, di tutte le categorie, escluso il tandem, dal momento che l’Italia è prima nel ranking mondiale e tutti i risultati, su strada e su pista, vanno a sommarsi nel calcolo dei punti nell’ottica delle qualificazioni alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Io arrivo comunque pronto all’appuntamento perché questa convocazione per Apeldoorn era nell’aria: da novembre lavoro intensamente per garantirmi una buona condizione fisica ed atletica. Soprattutto, ho notato grandi miglioramenti per quello che riguarda la postura, grazie al lavoro svolto in palestra, oltre ad allenarmi con sedute specifiche in pista a Formia e a Montichiari”.
Aspettative per Apeldoorn?
“Non ne ho: nel 2009, quando vinsi i Mondiali su pista, era relativamente facile riuscire ad essere competitivi in tutte le specialità, ma nel giro di pochi anni, specie dopo Londra, il ciclismo paralimpico ha fatto passi da gigante e tanti atleti possono vantare adesso numeri e tempi incredibili. Nella mia categoria, la C4, c’è gente come l’inglese Jody Cundy che nel chilometro da fermo fa 1’1”, un tempo da primi venti nella classifica dei professionisti. Non ho niente da perdere, vado con la determinazione di far bene e, per questo, sono sicuro di poter fare un bel Mondiale”.
Il programma?
“Giovedì 26 è prevista la gara del chilometro da fermo, mentre sabato 28 disputerò la gara dell’inseguimento individuale, mentre domenica, assieme all’altro friulano Tarlao, farò la gara di scratch. In quest’ultima gara, sarà fondamentale la tattica di gara”.
Il calendario del 2015 di Michele Pittacolo?
“Quest’anno, il mio primo obiettivo è migliorare a cronometro: data la preparazione che ho fatto, ho notato già miglioramenti. Nel 2015 sono previste sei gare di Coppa Europa e una di Coppa del Mondo in Italia, poi il Giro d’Italia Handbike in cui sono inserite anche cinque prove per i ciclisti in tandem. Il 25 aprile cercherò di difendere il mio titolo tricolore in mountain bike alla Tiliment Bike di Spilimbergo. Il mese più importante sarà giugno, con due gare di Coppa del Mondo e poi ad agosto ci sarà il mondiale”.
Il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana?
“E’ un riconoscimento che mi è arrivato per aver vinto la medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra, nel 2012: io mi aspettavo di essere nominato al massimo cavaliere, perché il titolo di commendatore è il massimo. Forse, hanno tenuto conto anche dei cinque mondiali vinti. È una gioia personale, perché non vado certo alla ricerca di questi titoli, ma fanno davvero molto piacere”.