Buona parte degli Stati Uniti è ghiacciata da un vento polare che ha portato temperature anche di meno venti gradi sotto lo zero e nevicate come non si vedevano da decenni. Boston è stata una delle città più colpite e c’è un’immagine che consente di comprendere l’entità di questo “inferno bianco”: il tunnel dei ciclisti.
Trattasi di una galleria scavata dai ciclisti locali all’interno di una vera e propria montagna di neve di quasi cinque metri di altezza che bloccava in modo definitivo la pista ciclabile in prossimità di Wellington Station T. Il promotore di questa opera di “ingegneria artigianale” è Ari Goldberger, un ventinovenne della città dei fagioli che ha raccontato: “Invece che aspettare milioni di anni che la città se ne occupasse, ho scattato una foto e l’ho pubblicata online avvertendo che sarebbero trascorsi mesi prima che la neve si fosse sciolta liberando la pista”.
Così ha radunato un gruppetto di ciclo-entusiasti che hanno preso la pala e hanno scavato un passaggio lungo oltre 10 metri, per consentire di poter oltrepassare il blocco con la bici oppure anche a piedi. Ha anche pubblicato un video che ha riscosso un enorme successo online a dimostrazione del potere dei cittadini che fanno da sé.
Non sono mancate critiche e gli allarmi: come sanno tutti i ragazzini che hanno provato a costruirsi un igloo nel giardino, i tunnel nella neve sono molto pericolosi e se ti crollano addosso può anche finire in tragedia. L’epilogo di questa storia non è così felice: due giorni fa il tunnel è crollato per cause naturali oppure, si vocifera, per mano umana, ma non solo dato che è stata trovata anche una grossa massa di neve proprio a ostruire l’ingresso dell’ex-galleria. Goldberger non se l’è presa e ha ripristinato il passaggio meglio che poteva: “Alla fine è stato divertente, chi non ha mai sognato un gigantesco tunnel di neve? Se ricapiterà lo rifarò, ma spero che questa evenienza non succeda più”.
Diego Barbera
Per vedere il filmato CLICCA QUI