Scusate un momento, ma... Se c'è un Oltrepo ed è così bello pedalarlo, se c'è una Romagna e non v'è miglior terra per saliscendervi a gambe, ma perché mai il Mississippi non dovrebbe avere un suo OltreMississippi che sembra Romagna, vigneti inclusi sissignori, venire a vedere per credere, basta un volo su Chicago e poi giù nel sud dell'Illinois, girare a destra e passare il grande fiume, e perdersi in quello che per il vostro inviato COSTUCOSTiero è stato l'ultimo giorno di Missouri, terra incredibile in tutto e per tutto. (Anche perché costa pochissimo, pare: il nostro amico Cody, già citato, ha comprato gli acri a 1200 dollari l'uno, e un acro son 4mila metri quadri, quasi mezzo ettaro: provatevi voi a far lo stesso in Oltrepo o in Romagna e vi appare un banchiere svizzero chiedendovi se avete depositi segreti nel suo bel Paese).
Dunque dal Missouri si salta in Illinois e il confine si chiama Mississippi, e non essendo questa una rubrica di viaggi&vacanze (se tale appare mi dispiace molto, ma pasiensa) non mi dilungo, ma dico che il nostro road-book, che è vecchio di quasi vent'anni ma perciò perlappunto regala sorprese memorabili, ci ha fatto traversare l'Illinois (a me e alla mitica steel bicycle made in Bergamo) in giorni due, troppo pochi per farsi un'idea credibile, ma abbastanza per emozionarsi sulle acque dei grandi fiumi, che grazie agli dei rotati portano anche - come ogni ciclista sa - anche un po' di sana pianura. Allora, in breve, entri in Illinois su un antico ponte sul Mississippi e ne esci traversando l'Ohio River su uno zatterone che traghetta ogni mezzo meccanico semovente (come gli odiati motori tutti) e non (come l'amata bici). Fantastico è la parola giusta, ma occorre viverlo e allora taccio perché descriverti non saprei (P. Conte, scusate non riesco a non citarlo ogni tanto).
Allora, l'Illinois, passi il ponte e ti saluta subito la faccia spigolosa di Abraham Lincoln, perché questo stato è storicamente considerato il luogo dove il secondo (per importanza storica, ma è tutto da discutere il fatto che il rivoluzionario Washington "valga" più del politicissimo Lincoln, voglio dire usi le armi e ti mitizzano, le fermi e finisce che ti sparano, dov'è l'errore, ma basta politologia o Stagi mi licenzia ndr...) dicevamo è in Illinois che le idee del padre della patria a stellestrisce han trovato miglior humus per farsi immortali, sebbene sia il Kentucky ad aver dato i natali al leggendario Abraham-non-biblico, e non il Missouri come scritto in un precedente Costucost.
Errata corrige per errata corrige: Andy Hampsten, che vestì di rosa in epoche eroiche (come quasi tutte quelle del ciclo, dai), mica è nato in Colorado come LeMond (qua lo scrivon così) bensì in South Dakota. Ma suvvia, non son poi gli Usa la terra del moto continuo, vivo qua ma son nato là, mio padre è là ma mia madre è qua, poi andrò giù, eccetera? Il cosmopolitismo però è altra cosa rispetto al pan-statunitensismo (terremoto? ha!), e dunque il vostro stesso inviato di Costucost quando invariabilmente gli chiedono Where are you from ama fare il non-euroscettico e dice "I'm from Europe" (che impressiona molto gli ultranazionalisti USA, quelli un po' razzistoidi, poi se insistono dico "I'm from Spain but I was born in Italy", che suonerà snob (chissà poi perché) ma è tecnicamente ineccepibile, facciamo esatto che sennò esagero, dai.
Scusate il freguntubo e torniamo all'Illinois: piacere assoluto al pedalare, strade (qua al Sud, ma v'immaginate Chicago e dintorni?) quasi vuote e piacevolissimamente ondulate. E genti da Midwest, qualcosina meno cordiali forse, ma ugualmente attente, amanti di quell po' di forma che non sia necessariamente formalismo (non siate lecchini, siate educati, diciamo così), ma una volta raggiunta la corta distanza è un piacere parlarci, anche se la spontaneità del west è un'altra cosa. Insomma più si va ad Est e più è aria di casa, per uno che ha vissuto prevalentemente in Norditalia o in Spagna, insomma in un Sudeuropa con tratti anche Mitteleuropei (a volerli trovare, che ci sono) e qui lascio fuori la Spagna che merita altri discorsi, e come al solito siam totalmente fuori tema.
Un appunto, sull'Illinois, va fatto. Se entrate da Chester (Mississippi) come ha fatto l’amico vostro qui scrivente, siete nella città del padre di Popeye/Braccio di ferro, E.C.Segar, che inventò cent'anni fa all'incirca il prototipo dei supereroi, il marinaio che diventava invincibile mangiando gli spinaci. Che ci dicono, da tempo, orde di dietologi assatanati, fare schifo come verdure, ma provateli con la classica American breakfast, uova al bacon e patate e caffè lungo eccetera, e poi direte.
Spinaci, e pedalare, giuro che funziona. Certo, qua nessuno vincerà mai neppure il sottocampionato degli exgiornalisti veteran, ma fa niente, anche questo è bici, se vi pare, e se no l'è stess (licenza lumbard, e absit riferimento politico alcuno, neh!).
Verde (spinaci) per verde (dollari), qua in Illinois l'odore dei soldi comincia a farsi intense. Pecunia non olet? Balle in latinorum, cioè verità come pugni se s'interpreta a fondo il concetto, ma l'odore si sente eccome: guardare le case delle genti di qui, (guardare bene la sostanza, non la forma), confrontare mentalmente con quelle degli stati precedenti, e vedrete che abbiamo ragione. Qui i verdoni cominciano a pesare davvero, e ci dicono che la Virginia è la Svizzera. Allacciamo le cinture. Ciaugraz, ci ri-scriviamo dal Kentucky.
Sergio Ghisleni
PUNTATE PRECEDENTI
1 - Oregon selvaggio, terra di amici
2 - L'Idaho che fa paura
3 - I grandi cieli del Montana
4 - Wyoming, la terra del vento
5 - Colorado, l'emozione del Sand Creek
6 - La calma piatta del Kansas
7 - Missouri, terra di muri e fiumi