Mandato in archivio il Tour de France vinto da Tadej Pogacar, autore di una spledida doppietta dopo il Giro d'Italia, restiamo in Francia per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
È l’appuntamento degli appuntamenti, quello che si programma per una vita, quello che non si può mancare e che animerà l'estate dello sport. A tre anni di distanza dall’edizione di Tokyo - rimasta negli annali come Tokyo2020 ma disputata un anno più tardi a causa della pandemia stanno per iniziare due lunghe settimane che tuttoBICI vi racconterà con la consueta passione e meticolosità.
Le gare di ciclismo inizieranno il 27 luglio con la prova a cronometro maschile e si concluderanno con le finali delle gare di ciclismo su pista dell’11 agosto. Per non perdervi nulla del ricco programma salvate tra i preferiti questo articolo e restate sintonizzati sul nostro sito, su cui troverere la cronaca in tempo reale, gli ordini d'arrivo e le voci dei protagonisti raccolte dai campi gara.
In ordine di calendario, saranno le crono femminile e maschile ad aprire l’appuntamento olimpico sabato 27 luglio: per la prima volta nella storia dei Giochi, donne e uomini gareggeranno sulla stessa distanza di 32,4 chilometri. L’Italia si gioca subito una delle sue carte migliori vale a dire Filippo Ganna. Il gigante piemontese a Tokyo2020 è giunto quinto ad appena un secondo dal bronzo finito al collo di Rohan Dennis, alle spalle di Primoz Roglic e Tom Dumoulin, su un percorso decisamente più favorevole agli scalatori. Top Ganna da mesi sta lavorando per preparare il doppio impegno strada e pista, sa che nella crono olimpica i suoi avversari più ostici saranno il campione del mondo Remco Evenepoel, sul podio finale alla sua prima partecipazione alla Grande Boucle, il belga Wout Van Aert e il giovane britannico Josh Tarling (tra l’altro suo compagno di squadra nella Ineos Grenadiers e con in ammiraglia Dario David Cioni), ma è pronto a dare il massimo e ad inseguire una medaglia. In gara con lui il CT Marco Velo schiera Alberto Bettiol ed Elisa Longo Borghini, che arriva forte del successo al Giro d'Italia Women, corsa in cui ha meritato la maglia rosa nella tappa d'apertura proprio contro il tempo.
Spazio quindi alla mountainbike con le gare di cross country olimpico (XCO). Domenica 28 luglio il CT Mirko Celestino si affida a Martina Berta, confermatasi campionessa d'Italia sabato scorso, e Chiara Teocchi; lunedì 29 luglio occhi puntati sul Campione d'Europa Simone Avondetto e sul tricolore Luca Braidot, che ai Nazionali di Pergine Valsugana ha confermato il suo ottimo stato di forma. Considerate le recenti prestazioni in Coppa del Mondo dei nostri ci possiamo giocare una top 5, soprattutto in campo maschile dove i favoriti restano l'eterno Nino Schurter e il re di Tokyo 2021 e iridato in carica Tom Pidcock. Tra le donne assente la campionessa uscente Jolanda Neff, le quotazioni maggiori vanno a chi gioca in casa e sente l'appuntamento più di chiunque altro, come Loana Lecomte e Pauline Ferrand Prevot.
Per quanto riguarda la BMX abbiamo un solo atleta in gara, vale a dire Pietro Bertagnoli che dopo tanti infortuni vivrà finalmente l'emozione dei cinque cerchi nella disciplina Racing il 1° agosto. In bocca al lupo a lui e al CT Tommaso Lupi!
A disputare le due prove in linea nella prima edizione dei Giochi Olimpici in cui è stata raggiunta la parità di genere saranno 90 donne e 90 uomini e saranno gare decisamente esigenti, come vi abbiamo già illustrato negli articoli dedicati alla gara maschile e a quella femminile. In maglia azzurra avremo il tricolore Alberto Bettiol con Luca Mozzato ed Elia Viviani, la campionessa d'Italia Elisa Longo Borghini (già bronzo sia a Rio2016 che a Tokyo2020) con Elisa Balsamo, Elena Cecchini e Silvia Persico. La prova maschile si disputerà sabato 3 agosto, quella femminile (in cui sulla carta abbiamo più chance di medaglia) domenica 4 agosto. Ai CT Daniele Bennati e Paolo Sangalli l'arduo compito di studiare la tattica più adeguata per una corsa la cui evoluzione sarà difficile da prevedere e controllare.
Nel bellissimo velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines dal 5 all'11 agosto le carte più preziose della spedizione azzurra saranno naturalmente quelle legate ai due quartetti: il trenino maschile è determinato a difendere l’oro conquistato in una meravigliosa finale a Izu ed è pronto a respingere l’assalto che porteranno in particolare la Danimarca e la Gran Bretagna. Dopo il Giro d’Italia Marco Villa ha iniziato il lavoro specifico con i suoi specialisti e la formazione titolare è la stessa di tre anni fa: Francesco Lamon, Jonathan Milan, Simone Consonni e Filippo Ganna in ordine di partenza con la new entry Manlio Moro pronta a intervenire in caso di necessità.
Da 3 anni a questa parte è cresciuto molto il quartetto femminile, tanto che Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster a inizio anno si sono laureate le numero 1 in Europa davanti alle iridate in carica della Gran Bretagna, e l’obiettivo dichiarato è quello di salire sul podio con il trenino di cui potrebbero far parte anche Martina Alzini e Chiara Consonni. È ancora presto per avere le risposte che tutti vorremmo sulle condizioni di Elisa Balsamo che sulla carta potrebbe essere protagonista anche nella madison, in coppia con Vittoria Guazzini, e nell’omnium, dove comunque Marco Villa può contare su un’alternativa di lusso come Letizia Paternoster.
Da non perdere in campo maschile l'ultima apparizione olimpica - la quarta dopo Londra, Rio e Tokyo - per Elia Viviani che ha preparato con particolare impegno l’appuntamento olimpico. Ovviamente l’esperto veronese portabandiera in Giappone dell'Italia Team non parte con i favori del pronostico, sa di doversi misurare con tanti giovani talenti che - proprio sulla sua scia - hanno imparato ad alternare pista e strada, ma può puntare ad una medaglia sia nell’omnium (le prove sono 4 - e non più sei come quando vinse a Rio2016 - e tutte in un giorno, vale a dire scratch, temporace, eliminazione e corsa a punti) sia nella madison che sulla carta dovrebbe disputare in coppia con Consonni.
Bello e importante segnalare, infine, che nella velocità e nel keirin l’Italia potrà schierare Miriam Vece e la giovanissima Sara Fiorin: la cremonese e la brianzola non hanno ambizioni di vittoria ma la loro qualificazione olimpica può essere considerata come un gustoso antipasto per quello che potremo goderci a Los Angeles 2028 quando sicuramente l’Italia sarà protagonista della velocità anche in campo maschile. E punterà decisamente in alto.