Amalia è una ragazza sveglia. Indossa giacca e pantaloni alla zuava, sciarpa e scarpe con le stringhe. E va in bicicletta. Ne approfitta per portare a spasso il suo cane Mozzo.
Quando un riccio le attraversa la strada, Amalia suona il campanello, poi pensa che il campanello sia poco, così si ferma in un negozio, acquista tre trombe e le sistema sul manubrio accanto al campanello.
Quando le si rompe la catena, Amalia si ferma, ripara ma s’imbratta di grasso, così entra in un emporio, acquista secchio, asciugamano, sapone e portasapone e sistema tutto sul manubrio della bicicletta, poi cerca e trova una cassetta, dentro ci mette pinze, chiavi, lime, martello… e sistema tutto sul portapacchi posteriore.
Quando le viene fame, Amalia si procura un vassoio e lo riempie di mele, banane e tramezzini, e già che c’è, prende anche un portabottiglie per tenerci qualcosa da bere.
Quando vede Mozzo stanco e lento, Amalia costruisce un seggiolino per Mozzo, e ricomincia a pedalare. E quando viene sorpresa dalla pioggia, compra due ombrelli, uno davanti per sé, l’altro dietro per Mozzo, e ricomincia a pedalare. Finché la bicicletta diventa quasi una casetta.
“Amalia, ragazza sveglia” è un libriccino scritto e illustrato da Quentin Blake, pubblicato da Edizioni EL e ritrovato in un book crossing. Risale al 1997, è composto di una quarantina di pagine e aveva un prezzo di 10mila lire. Nel frattempo, Blake ha compiuto 91 anni, scritto e disegnato più di 300 libri collaborando – fra gli altri – con Roald Dahl e Bianca Pitzorno, conquistato il premio Hans Christian Andersen per il contributo alla letteratura per l’infanzia e ricevuto il titolo di Sir.
Amalia è una ragazza sveglia, si arrangia e s’industria, non si perde mai d’animo, neppure quando la bicicletta, carica come una casetta, prendendo velocità grazie a una vela e precipitando a terra, va in mille pezzi. Ad Amalia non rimane che portarla allo sfasciacarrozze. E poi ricominciare a muoversi con il suo cane Mozzo. Su un paio di pattini. Senonché…