I vari marchi produttori di pneumatici durante le presentazioni di prodotto mostrano sempre le loro differenze rispetto ai diretti concorrenti, ma su una cosa oramai sembrano d’accordo, ovvero sulla supremazia del tubeless. Più comodi, sicuri, scorrevoli e veloci che mai, i tubeless di oggi hanno fatto un deciso salto in avanti, tanto da essere scelti anche in gara dai professionisti. La nuova tecnologia Speedcore di Pirelli rende il nuovo P.Zero™ Race TLR più veloce del 24% rispetto alla precedente versione e anche più resistente alle forature.
La versione tubeless dell’iconico copertoncino Pirelli
Il nuovo tubeless, prodotto nel rinnovato stabilimento di Milano-Bollate, è un prodotto completamente nuovo e supportato da nuove tecnologie. Sfatiamo un mito, gli stradisti di oggi sono più pronti che in passato a conoscere e provare nuove tecnologie e sembra che il tubeless ready, in maniera particolarmente meritata, sia ora largamente apprezzato da amatori e anche dalle squadre con cui Pirelli collabora come le due formazioni World Tour Trek-Segafredo e il Team AG2R Citroën o il Team Q36.5 Pro Cycling Team. I team, responsabili di una bella fetta dello sviluppo del prodotto, hanno dialogato con il R&D di Pirelli, reparto ideatore della nuova tecnologia SPEEDCORE.
Mescola collaudata, performance elevatissime
L’ottima mescola SmartEVO, un compound basato su tre tipi di polimeri offre bassissima resistenza al rotolamento e un grip pazzesco sia su asciutto che su bagnato. Questa moderna mescola ripaga con un feeling pazzesco, merito di una comunicazione diretta con chi guida, come se il battistrada fosse direttamente collegato con il nostro senso dell’equilibrio. Lo strato più interno del battistrada prevede la convivenza di mescola e fibre di aramide, un combinazione che migliora la tenuta dell’aria e resistente alle forature, una aggiunta che non pregiudica affatto la flessibilità della mescola. Le varie fibre trovano un ordinamento preciso legandosi in maniera uniforme con tutti gli elementi chimici contenuti nella mescola. Tutto questo ha un nome e si chiama SPEEDCORE, la nuova tecnologia messa a punto da Pirelli. La carcassa resta in Nylon con 120TPI, una struttura elastica in grado di copiare molto bene il terreno assicurando una deformazione sempre idonea.
Peso e grip restano al top
Il test prevede il montaggio dei nuovi P.Zero™ Race TLR da 28mm su ottimi cerchi Bontrager, un connubio che ha certamente esaltato tutte le doti dinamiche della leggerissima Trek Emonda. Le misure disponibili partono dal 26 e arrivano fino a 40, combinazione che prevedono anche versioni con scritte colorate. Il peso delle 28mm sfiorano i 295grammi, un valore molto interessante. Basta gonfiarle sempre nei range previsti dall’azienda ( esagerare con l pressioni è rischioso e controproducente ) per conoscere un comfort strepitoso, una sensazione di rotolamento appagante in ogni circostanza. Il grip è tantissimo, così tanto da permettervi di impostare e provare traiettorie sempre nuove potendo forzare molto sull’inclinazione della bici. L’elasticità del corpo, mescola e carcassa compresa, permette al nuovo P.Zero™ Race TLR di migliorare l’impronta a terra aumentando quando serve il senso di sicurezza, anche a velocità elevate. Mi sembra che la resistenza alle forature sia davvero ottima e come al solito, basta un po’ di sigillante per procedere sempre con la massima serenità. Per esperienza passata, prevedo un invecchiamento ottimo de prodotto, uno pneumatico che nella precedente versione ha mantenuto una consistenza ottima fino ad esaurimento del battistrada.