Non è uno scherzo. Quest’anno a novembre quando ci sarà la cerimonia a Pontenuovo di Calenzano presso il ristorante Carmagnini del ‘500, locale che conta 111 anni di vita essendo nato nel 1912, sarà la cinquantesima edizione per il premio Giglio d’Oro, unico in Italia nel suo genere per il miglior professionista italiano della stagione in base ai risultati ottenuti.
Ci saranno sicuramente novità e sorprese per l’edizione delle nozze d’oro, anche in prospettiva partenza del Tour de France da Firenze nel 2024, e la cerimonia potrebbe rientrare negli eventi collaterali previsti. Questo è un premio come ricorda l’inarrivabile maestro Alfredo Martini nella prima pagina del giornalino dedicato al Giglio D’Oro, “nato pedalando tra due amici Saverio Carmagnini e Vasco Baroni” che ebbero subito il sostegno e la collaborazione di Gastone Nencini, dello stesso Martini, di Franco Calamai e per l’USSI Nerio Giorgetti. Il solo Carmagnini è ancora in vita, mentre suo figlio Lorenzo è l’attuale presidente della società sportiva Giglio d’Oro. Ma torniamo al 1974 con vincitore un giovanissimo Francesco Moser, che dopo la prima edizione ne aggiunse altre cinque in maniera consecutiva. All’inizio degli Anni Ottanta la tripletta di Giuseppe Saronni, quindi per altre tre volte Moser che è il plurivittorioso assoluto con 9 edizioni vinte, seguito da Vincenzo Nibali con 6 e da Paolo Bettini con 4.
Al Giglio d’Oro si sono affiancati in questi 50 anni di vita, le istituzioni, la Regione Toscana, il Comune di Calenzano, la Città Metropolitana di Firenze e prima la Provincia di Firenze; la collaborazione del CONI, Federazione Ciclistica Italiana e Associazione Marina Romoli Onlus. Gli sponsor hanno constatato l’importanza e il prestigio della Challenge, che fino dall’inizio ha premiato anche chi ha vinto il Giro d’Italia, il Campionato Italiano assoluto, chi è stato l’atleta rivelazione dell’anno tra i neo professionisti con il premio Gastone Nencini. Da qualche anno si sono aggiunti infine i riconoscimenti per ricordare Gino Bartali, Franco Ballerini, Alfredo Martini, e dal 2021 il Premio Cultura Franco Calamai e il Giglio Rosa per le atlete. Questo l’albo d’Oro: Moser con 9 edizioni vinte; Nibali 6; Bettini 4; Saronni, Fondriest, Casagrande F. 3; Bugno, Chiappucci, Bartoli, Rebellin, Visconti, Viviani 2; Argentin, Bontempi G., Guidi, Cipollini M., Di Luca, Nizzolo, Ganna, Colbrelli, Zana con una.