Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2022 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al giorno, in un cammino di avvicinamento che culminerà con la festa di venerdì 18 novembre a Milano. Oggi è la volta di Enea Sambinello.
Enea Sambinello ha 16 anni e viene da Medicina, una cittadina della provincia di Bologna dive storia e leggenda sono all’ordine del giorno, è innamorato del ciclismo, lo dice senza giri di parole e stagione dopo stagione sta vivendo un autentico sogno in seno alla Pol. Fiumicinese FAIT Adriatica. L’anno scorso, al primo nella categoria allievi, aveva già dimostrato il suo talento, 3 vittorie e molti insegnamenti di cui aveva fatto tesoro, ha preso le misure e questa volta successi e piazzamenti sono lievitati in maniera esponenziale fino ad aggiudicarsi l’Oscar tuttoBICI Gran Premio Nove Colli come miglior allievo.
Per Enea è stata una stagione bellissima ma inaspettata, ha vinto, è cresciuto e ora non vede l’ora di compiere il grande salto tra gli junior. Al suo fianco ha sempre avuto la Pol. Fiumicese FAIT Adriatica e il suo allenatore Gianluca Maffi, un angelo custode che gli ha insegnato a dare nulla per scontato ma impegnarsi sempre e tanto. «L’anno scorso avevo ottenuto degli ottimi risultati, ma questo non significava che questa stagione sarebbe stata più facile, anzi, tutt’altro - ci dice Enea - alla fine si è trasformata in una stagione bellissima proprio perché non mi aspettavo di poter andare così bene, ho raggiunto diverse vittorie, ma quella al Trofeo Squillario ha un posto speciale nel mio cuore. L’anno scorso quando eravamo partiti per la trasferta il mio allenatore mi aveva raccontato che per lui significava molto, volevo assolutamente fare un ottimo risultato e invece sono caduto. Dopo quel giorno mi è rimasto l’amaro in bocca e ho promesso a me stesso che avrei cercato la rivincita. E’ successo sul serio, ho letteralmente combattuto una gara durissima con diversi metri di dislivello, ma alla fine ho attaccato nel momento giusto. È stato bellissimo».
Il sedicenne emiliano va forte in salita e da filo da torcere negli sprint ristretti. Il suo sogno è diventare uno scalatore, magari come uno dei suoi miti Vincenzo Nibali e Alberto Contador che ha sempre inseguito in televisione. «Nibali è sempre stato il mio mito sin da bambino. Ho avuto l’occasione di incontrarlo diversi anni fa quando ero piccolissimo in occasione del Memorial Pantani, Vincenzo era venuto in visita al museo e così noi piccoli siamo corsi a salutarlo. Ho una foto che ritrae quel momento che è rimasto impresso nella mia memoria, era la prima volta che vedevo in carne ed ossa il mio campione. Il suo ritiro è stato una grande perdita per il ciclismo, quando l’ha annunciato durante il Giro ero tristissimo». Se il siciliano è il campione del cuore di Enea, tra i giovani il suo punto di riferimento è Jonas Vingegaard, autentica rivelazione del 2022, un atleta formidabile, forte in salita e un po’ timido come lui. «Un giorno mi piacerebbe assomigliarli, migliorare in salita e chissà, correre con lui» ci dice l’emiliano pensando al suo futuro.
Enea Sambinello pedala e si diverte, è innamorato di uno sport che nella sua famiglia era praticamente sconosciuto. «A casa si giocava soltanto a calcio, poi io ho portato il ciclismo. Non so bene come sia successo, ma ho iniziato a vedere le gare in televisione e appassionarmi per conto mio. Mia nonna in Romagna ha una casa e durante l’estate visitavo Cesenatico e lo Spazio Pantani, è stato Giuseppe Roncucci a dirmi di provare e da quel giorno non mi sono più fermato. In poco tempo si sono appassionati tutti, mio padre Giacomo ha iniziato con le Gran Fondo e mia madre Marzia l’ha seguito, addirittura anche mia sorella è saltata in bici per qualche anno. Insieme ci siamo ritrovati a guardare le gare in televisione e addirittura siamo andate a vederle dal vivo» ci racconta Enea con un po’ di emozione ripensando alle molte corse a cui ha assistito a fianco della sua famiglia. C’è il Giro d’Italia, la corsa simbolo degli italiani, vissuta a bordo strada a tifare per i suoi beniamini come nella cronometro di Saltara di quasi dieci anni fa in cui Nibali prese la maglia rosa, c’è il Tour con le sue salite leggendarie, con l’arrivo a Saint Gervais Mont Blanc che ha visto con i suoi occhi nel 2016. Tra tutti il ricordo più bello è quello relativo alla Liegi Bastogne Liegi, a diversi anni fa quando Enea era ancora un bambino. «Per due o tre anni di fila insieme a mio padre sono andato in Belgio, il giorno prima correva la granfondo e in quello successivo erano i professionisti a darsi battaglia. E’ stata un’esperienza unica anche perché in quelle zone il ciclismo è una vera e propria religione, ho capito che è questo che voglio fare nella mia vita» ci dice infine Enea.
Per Enea il ciclismo è tante cose, una scuola di vita che insegna a rialzarsi sempre e comunque e un desiderio gigantesco che più si va avanti diventa un pezzettino di realtà. Da qualche mese ha iniziato la terza del liceo scientifico scienze applicate, ma guarda già il futuro, alla prossima stagione in seno al Team Work Service. Debutterà nella categoria junior, una nuova scoppiettante avventura che non vede l’ora di iniziare.
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ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI ALLIEVI
1996 Simone Masciarelli
1997 Filippo Pozzato
1998 Andrea Pitton
1999 Francesco Failli
2000 Davide Viganò
2001 Valerio Agnoli
2002 Gabriele Giuntoli
2003 Luca Barla
2004 Marco Gadici
2005 Diego Ulissi
2006 Fabio Felline
2007 Matteo Draperi
2008 Luca Wackermann
2009 Nicolas Marini
2010 Federico Zurlo
2011 Niccolò Pacinotti
2012 Daniel Marcellusi
2013 Ottavio Dotti
2014 Luca Mozzato
2015 Michele Gazzoli
2016 Samuele Manfredi
2017 Andrea Piccolo
2018 Lorenzo Balestra
2019 Edoardo Zamperini
2020 Federico Amati
2021 Juan David Sierra
2022 Enea SAMBINELLO
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