La STRADE BIANCHE. 10 e lode. La corsa del nord più a sud del mondo: la più bella, dura e giusta, che merita il titolo di Monumento! Non è l’inferno come la Roubaix, ma è purgatorio inebriante ed esaltante per tutti, meno per chi la vince. Per lui, per il più bravo e fortunato, quelle strade sterrate e cariche di polvere sono un viaggio nel sogno. Siena e la sua piazza del Campo sono il palco più agognato e sublime che un corridore possa desiderare. Il cielo azzurro sopra la sua testa, il paradiso, in attesa della notte: a riveder le stelle.
Mathieu VAN DER POEL. 10 e lode. Vince da strafavorito, demolendo a picconate il meglio del ciclismo mondiale. Li mangia, li divora e li mette in fila tutti con una potenza che annichilisce e lascia a bocca aperta: loro, i corridori, senza fiato. Noi per la meraviglia.
Julian ALAPHILIPPE. 9. Corre come un bimbo che pensa solo a divertirsi e LouLou ci diverte come pochi. Oggi, più che mai, le pagelle sarebbero da voti massimi, perché tutti si superano, tutti si esaltano, tutti sono da applausi a scena aperta. Che bellezza ragazzi, questa è grande bellezza!
Egan BERNAL 9. Sta bene, lo sapevamo, ma il colombiano è la sorpresa più sorprendente di quest’oggi. Un uomo da Grandi Giri che non si fa prendere il giro da nessuno. Viene dal fuoristrada e si vede. Sta lì, a ruota di Pogacar, e lotta fino alla fine, con tenacia, forza e fantasia. L’avevamo lasciato sofferente con un problema alla schiena per via di una gamba più corta. Lo ritroviamo a pedalare leggero come una rondine a primavera. Se il buon giorno si vede dal mattino...
Wout VAN AERT. 5. È lo sconfitto di giornata, l’uomo che doveva contrastare Matteo Van der Poel, invece finisce subito fiaccato dalla sua esuberante corsa. Finisce subito in un angolo.
Thomas PIDCOCK. 8. È un talento, l’ennesimo ragazzo di 21 anni che non ha paura di stare lì, in mezzo ai grandi. Ma questo giovane della Ineos è già un grande.
Michael GOGL. 8. L’austriaco della Qhubeka Assos fa una corsa d’avanguardia, rispetto agli altri è vecchio (27 anni), ma è un gran corridore.
Tadej POGACAR. 8. Se gli fai fare sci nautico, probabilmente te lo trovi a volteggiare tranquillo e sicuro anche lì. Corre da campione, perché è un campione assoluto, un fuoriclasse immenso, un ragazzo che riempie il cuore e la vista, con una forza composta ed elegante, mai stancante, tanto da non riuscire a levargli gli occhi di dosso.
Simon CLARKE. 6. Fa la sua corsa, ma soprattutto quella per Gogl.
Jakob FULGSANG. 7. Arriva lì, a pochi secondi, ce li ha davanti al naso, ma non lo aiutano, e lui non ha la forza necessaria per chiudere quell’ultimo spazio di luce. Fregato da una foratura, poi fregato dai giochi di squadra. Tanta fatica, quanti i rimpianti.
Quinn SIMMONS. 9. Deve compiere 20 anni il prossimo 8 maggio, anche se con quella barba color del rame da hipster ne dimostra dieci di più. È un talento, un vero portento, una garanzia per il futuro che Luca Guercilena e la sua Trek Segafredo si possono tenere ben stretti. Frenato da una foratura e da quei freni a disco che per cambiare una ruota bisogna prendere le ferie, rallentato poi nella rincorsa da una caduta: detto questo, è da applausi.
Davide BALLERINI. 7. Fa una corsa di sacrificio e si sacrifica per il suo compagno di squadra, per il campione del mondo, per LouLou.
Alberto BETTIOL. 5. È la sua corsa, si corre sulle sue strade, ma non è ancora al top, l’aveva detto di non avere ancora la sua giusta condizione. In attesa.
Davide FORMOLO. 6. Si mette a disposizione di Taddeo, e fa tutto il necessario per lasciarlo là.
Greg VAN AVERMAET. 4. Non c’è.