Partirà da Roma ma ha tutta l’aria di potersi trasformare in un movimento nazionale. Le associazioni romane impegnate nella sicurezza stradale - che per l’occasione si chiameranno «Cittadini della strada», in breve Cds, come Codice della strada - hanno indetto per il 23 febbraio una manifestazione nella capitale con l’obiettivo di chiedere alle istituzioni più attenzione: «La situazione sulle strade è insostenibile, come sempre e ogni giorno di più – scrivono per annunciare la manifestazione -. Quello che esaspera gli animi è il gelido silenzio istituzionale, l’assenza di qualunque reazione, ad ogni livello, da parte di amministratori e decisori politici di fronte a un fenomeno di tale violenza e gravità sociale».
E ancora: «ci siamo incontrati, in risposta a un impulso tanto istintivo quanto razionale per chi non può accettare di stare a guardare inerme» spiegano gli organizzatori tra i quali ci saranno la Fondazione Michele Scarponi, la onlus Luigi Guccione, la rete Vivinstrada, Fiab Roma BiciLiberaTutti, Bikeitalia, la Federazione ciclistica italiana, Salvaiciclisti e altre ancora.
I numeri di Roma, anche gli ultimi diffusi dalla polizia locale, parlano chiaro. Con 120 morti in incidenti stradali (da gennaio al 12 dicembre), 43 dei quali pedoni, non c’è tempo da perdere. Così la data di domenica 23 febbraio è stata scelta perché non troppo lontana, rispetto all’emergenza attuale, e neppure troppo vicina: saranno in tanti, dicono e sperano i manifestanti, perciò servono tempi minimi di organizzazione.
Le richieste sono concrete e partono dalla dichiarazione dello stato di emergenza stradale. Poi l’impegno non solo dei vigili ma di tutte le forze dell’ordine per un «controllo stringente sui comportamenti di guida più a rischio, come gli eccessi di velocità, il mancato rispetto delle utenze vulnerabili, la sosta illegale e l’uso del cellulare alla guida». Soluzioni tecniche di prevenzione, come autovelox e tutor. Un tavolo istituzionale permanente con le associazioni. Quindi pedonalizzazioni e infrastrutture adeguate.