Lo slogan No Gods No Masters fu usato nei primi anni del 1900 dall’attivista Margaret Sanger per emancipare le donne sia sul posto di lavoro che a casa. Il gentil sesso all’epoca avanzava un messaggio molto semplice: non ci sono né divinità né padroni che possano impedirci pari diritti e retribuzione rispetto agli uomini. Un secolo dopo, Milly De Mori ha portato questo claim nel mondo del ciclismo, ideando una linea tecnica da bici esclusivamente dedicata alle donne, un brand che le piace definire “motivazionale” perché già dallo slogan è un inno ad approcciare questa disciplina libere da qualsiasi limite.
«NGNM è l’eco di una mentalità, una sorta di emancipazione a due ruote, un'attitudine per praticare questo fantastico sport, per raggiungere i nostri obiettivi e liberarci da quella voce interiore che a volte ci sussurra nelle orecchie che qualcosa è troppo difficile o che non siamo abbastanza forti. La bicicletta ci permette di affrontare un viaggio interiore personale e No Gods No Masters è solo un mantra segreto per attraversare quella linea immaginaria che abbiamo impostato a noi stesse» esordisce l’ideatrice di questo elegante marchio di abbigliamento femminile specifico per cicliste su strada, ciclocross e MTB che vogliono seguire la loro passione con uno stile 100% Made in Italy.
«Ho sempre praticato sport: calcio, snowboard, corsa, tennis. Un giorno di 12 anni fa con un’amica abbiamo deciso di provare la bici da corsa, così siamo andate alla Decathlon e ne abbiamo acquistata una, veramente entry level. Pedalando su e giù per il Naviglio, dentro di me è cresciuta la passione e la voglia di migliorami. Man mano mi sono informata sempre più leggendo siti e riviste di settore, ho cercato di imparare tutto ciò che potevo di tecnica per essere il più autosufficiente possibile e ho iniziato ad allenarmi più seriamente fino a disputare le granfondo più belle e impegnative in calendario. Ho trovato una squadra di amatori, che comprendeva delle donne tra i propri tesserati, uscire in loro compagnia mi ha fatto sentire più a mio agio e con loro ho iniziato a condividere le piccole scomodità che comporta stare in sella per tante ore» racconta Milly, che vive a Milano dopo decenni passati in giro per il mondo, con New York come base prediletta.
Dalle prime pedalate alla creazione di un vero e proprio marchio ne sono passati di chilometri sotto le ruote di Milly. «Ci ho messo tre anni a mettere in pista questo progetto, che ha visto la luce a tutti gli effetti nel 2017. La differenza tra uomo e donna in questo sport è abissale, sia per fisionomia (e relativa performance) che per attitudine e mindset. Disegnare il mio prodotto ideale, trovare i fornitori, ricercare i tessuti e tutta la trafila che partire da zero in qualsiasi business richiede non è stato semplice, ma la voglia e il coraggio di lanciare un progetto tutto mio sono stati più forti di tutto. Sono sempre stata una libera professionista, No Gods No Masters racchiude tutte le esperienze lavorative che ho accumulato finora: dall’art director alla comunicazione, dalla strategia di posizionamento alla gestione del budget. Volevo realizzare dei prodotti diversi, pensati per le ragazze, da vendere esclusivamente online. In futuro vorrei ampliare gli orizzonti anche al triathlon, al nuoto, alla corsa e alla moda lifestyle legata alla bici. Non basta colorare un capo con un tocco di rosa perché sia femminile. Ci sono mille possibilità per far crescere il mondo No Gods No Masters».
«Circa il lato tecnico, ad esempio, i pantaloncini Performance Bibs sono tagliati lunghi abbastanza da coprire gli inestetismi delle gambe di molte di noi, non utilizzo elastici bensì una materiale che segue il naturale profilo della muscolatura, il fondello è stato scelto per accomodare anche chi ha l’appoggio ischiatico largo garantendo un eccellente comfort anche per pedalate lunghe; le bretelle sono in un tessuto morbido che non preme sul seno, leggero così che si asciughi velocemente e che allo stesso tempo offre il giusto compromesso tra elasticità e compressione. Il Tri-Summer Cap è un cappellino costruito in mesh, un tessuto altamente traspirante pensato per chi pedala d’estate o indoor. Mentre la visiera protegge gli occhi e il naso dal sole, grazie alla sua incredibile traspirazione, si asciuga velocemente e tiene la testa sempre asciutta. Un morbido nastro tergi-sudore è montato al suo interno per assicurare che la fronte sia sempre libera e senza segni. Ognuno dei capi è disegnato tenendo conto della posizione in bici e offre un comfortable-racing fit, con pochissimo materiale in eccesso senza però essere strizzati dentro come sardine».
Questo brand al femminile è legato a una community, che sta crescendo velocemente e non solo in Italia. «La mia ambizione è connettere tante donne insieme, me compresa, a livello internazionale. - prosegue Milly. - Ciò che mi soddisfa di più è condividere il messaggio di No Gods No Masters, che è trasversale (non esclusivamente femminile), e di questo sport, con altre ragazze e signore. L’idea è di fare gruppo per riproporre quel “cuscinetto di comfort” che ho trovato localmente, quando ho iniziato io. Ho creato un cycling club su Strava. L’idea è di fare gruppo tra donne, aiutarci, imparare l’una dall’altra e divertirci insieme sentendoci libere nel vivere questo sport come più ci piace. No Gods No Masters è un inno alla libertà e all’emancipazione da tutti quei timori e paure che spesso proviamo. Ognuna di noi è capace di fare qualsiasi cosa con un po’ di pazienza e voglia di imparare e mettersi alla prova. Questa filosofia può essere benissimo sposata anche dagli uomini. Per tutti pedalare può rappresentare uno speciale momento di aggregazione e allo stesso tempo uno sfogo personale nella vita frenetica di tutti i giorni».