Giornata speciale presso il quartier generale Sidi di Maser (Treviso) con la visita di Chris Froome (Team Sky). E’ stata l’occasione per rivivere le emozioni della straordinaria vittoria al Tour de France 2016 in un dialogo a tu per tu con Dino Signori. Due uomini di mondi ed epoche diverse uniti però dallo stesso legame forte dettato dalla bicicletta.
“La vittoria al Tour de France di Froome è stata una grande soddisfazione per noi. Si possono fare tanti confronti ma il Tour è, e rimane, sempre la corsa più importante al mondo. In tutte e tre le maglie gialle (ndr 2013, 2015 e 2016) conquistate da Froome c’è la firma di Sidi. Quella del 2016 però penso sia stata la vittoria più bella per come Froome ha corso e l’ha voluta. Ha emozionato i tifosi e gli appassionati come solo i grandi campioni sanno fare” dice Dino Signori fondatore di Sidi tutt’ora alla guida dell’azienda con lo stesso entusiasmo e la passione degli inizi.
Chiaramente c’è stato spazio per un brindisi tra il campione britannico e tutto lo staff Sidi con lo scambio degli auguri di Natale. “Qui in Sidi ho trovato delle persone straordinarie sia dal punto di vista professionale che umano, non posso che ringraziarli per l’attenzione con cui mi seguono durante tutto l’anno. Io corro con le scarpe Sidi dal 2010, c’è fiducia e stima reciproca. Abbiamo un dialogo e un rapporto costante che permettono di lavorare bene e in modo proficuo allo sviluppo dei materiali , cercando sempre il giusto equilibrio tra innovazione, comfort e performance” dice il re del Tour (e secondo alla Vuelta 2016).
TOUR & SIDI SHOT. Anche questa visita è stata il momento per la messa a punto dei dettagli e degli aspetti tecnici della calzatura Shot che lo accompagnerà nella stagione 2017. Sidi Shot è la scarpa con cui Froome quest’anno ha vinto il suo terzo Tour de France. “Ho avuto modo di vedere Shot in anteprima nel mese di giugno. Il responsabile tecnico di Sidi Antonio Rossetto me l’ha consegnata la sera prima della partenza del Criterium du Dauphinè, ultimo grande test in vista del Tour. Per un corridore la scarpa è un aspetto molto delicato, fare dei cambamenti durante la stagione non è mai facile ma di Sidi e di Dino Signori mi posso sempre fidare. Appena ho visto e calzato Shot sono subito rimasto impressionato, ho messo le tacchette e ho voluto testarla immediatamente. Così la mattina mi sono presentato al via con questa scarpa creando tanta curiosità e interesse tra tutti i miei colleghi in gruppo. Mi sono trovato subito benissimo, ho vinto il Dauphinè, e ho deciso che quella sarebbe stata la scrpa con cui tentare l’assalto alla maglia gialla”.
Shot che per l’avventura alla Grande Boucle si è tinta di giallo in una special edition fatta appositamente per Chris Froome. Il resto è storia di grande ciclismo con l’impresa fatta da Sir Froome in Francia dove ha dominato la corsa vincendo con attacchi in salita, in pianura, in discesa e a cronometro dimostrnadosi più forte anche della sfortuna, come quando rimasto senza bicicletta a causa di una caduta ha dovuto inseguire per un tratto a piedi i rivali sull’ascesa del Ventoux (ndr cosa mai accaduta prima nel ciclismo). Quelle autografate e consegnate a Dino Signori, assieme alla maglia gialla, sono proprio le scarpe con le quali Froome ha pedalato e corso a piedi sulla salita del Mont Ventoux.
Ma Froome non è solo Tour de France, ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro infatti è arrivata la medaglia di bronzo nella prova a cronometro, la seconda in carriera che si aggiunge a quella vinta sempre a crono a Londra nel 2012. “Il Tour è la corsa più bella e difficile del mondo però le Olimpiadi, per tutto quello che rappresentano, per un’atleta sono qualcosa di speciale. E’ vero volevo vincere l’oro, ma sapevo che gli avversari, in particolare Cancellara e Dumoulin, erano molto forti comunque salire sul podio olimpico con una medaglia al collo è un’emozione unica che resta per sempre” conclude Froome.