Accadde il 18 maggio 1980. Prima un terremoto, poi una frana, quindi un’esplosione, infine un’eruzione che generò una colonna di cenere alta 24 km. Era da un paio di mesi che il monte Saint Helens, stato di Washington, si gonfiava e si modificava, ululava e ruggiva. Prima dell’eruzione la vetta era a quota 2950 metri, dopo a 2549. L’evento più disastroso mai registrato negli Stati Uniti.
Accadde anche il 7 giugno 1991. Un’esplosione dal cuore della Terra, poi una colonna di cenere alta sette chilometri, poi un fiume di lava incandescente. Ma era da 11 mesi che il vulcano Pinatubo, nelle Filippine, fra scosse ed eruzioni, segnalava la sua irrequieta prepotenza. Stavolta l’attività durò cinque infiniti giorni. E le conseguenze si rivelarono tragiche.
Il Museo vulcanologico di San Venanzo, vicino a Todi, in Umbria, ha ricostruito una scena di quello che le due esplosioni di Saint Helens e Pinatubo avevano creato. Come esempio, è stato scelto un negozio di elettrodomestici: la vetrina, i prodotti, le etichette, così come furono investiti e conservati. E, accanto, una bicicletta. Quella di chi lì dentro lavorava, o forse quella di chi lì dentro era andato a informarsi e acquistare, o forse quella di un passante, o di un testimone, o di una vittima. Una bicicletta appoggiata per un attimo, poi diventato fatale ed eterno. Una bicicletta come simbolo della vita di tutti i giorni. Nella vetrina, fra i prodotti, una televisione, che trasmette immagini proprio quei due spaventosi eventi naturali.
San Venanzo è un luogo particolare: l’unico vulcanico in una terra – tutti gli Appennini – di fuoco oltre che di acqua e aria. Il Museo, con reperti e spiegazioni, per ricerche e lezioni; e il Parco, con un itinerario di un paio di chilometri, meta di turismo ambientale e didattico. E particolare è anche la venanzite, un minerale originale, con una composizione diversa da tutti gli altri siti vulcanici.
Per informazioni: Parco Vulcanologico e Museo, Piazza Roma 1, 05010 San Venanzo (Terni), tel. 3341546609 – 075875123 – 075875482, gmp.gaia@yahoo.com. Orari: da marzo a settembre, tutte le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per tutti gli altri giorni: solo su prenotazione (obbligatoria) al 3341546609.