Una banda misteriosa, una ladra seducente, un piano diabolico. Rapire campioni. Per chiedere un riscatto? Per eliminare gli avversari? Per rubare dei sogni? Sulla loro strada la banda troverà Sansone, eroe mitico e giudice biblico, e Costante Girardengo, il primo Campionissimo nella storia del ciclismo.
Le rare e preziose immagini del film “Sansone e la ladra di atleti”, anno 1919, sono state recuperate e inserite in un delicato e affettuoso docufilm di 13’39” intitolato “Girardengo come non l’avete mai visto!”, prodotto dalla Nuvi (Nova Unione Velocipedistica Italiana) in occasione dei 130 anni dalla nascita del “Gira”.
“Sansone e la ladra di atleti” fu girato quando Girardengo aveva appena conquistato sette tappe e il suo primo Giro d’Italia, dopo aver già collezionato due campionati italiani, due Milano-Torino e una Milano-Sanremo. Diretto da Amedeo Mustacchi, interpretato da Luciano Albertini nel ruolo di Sansone e da Lillian Dory in quello della ladra, nonché dallo stesso Girardengo, conservato parzialmente nell’Eye Filmmuseum di Amsterdam e restaurato dalla Cineteca di Bologna, il film dura 15 minuti ed è stato presentato tre anni fa alla rassegna “Il Cinema Ritrovato”.
Girardengo era più disinvolto da corridore che non da attore, più a suo agio in bicicletta che non davanti a una cinepresa. Ma è comunque bravo. Ed è premiato dal lieto fine della storia: Sansone aiutato da Sansonette e lui, Girardengo, maritato a Rinette.
Nel documentario, fra gli altri, il giornalista e scrittore Claudio Gregori, il medico e autore Carlo Delfino, una banda di ciclostorici e Marino Vigna come consulente. https://youtube.com/watch?v=qoUOVl1X-yk&feature=share