Right2Ride è molto più che un semplice porta-smartphone per bici, perché si pone al centro di un progetto che sconfina anche nella solidarietà di una raccolta fondi per portare più biciclette nei villaggi africani dove una due ruote rappresenta una grossa risorsa. Già protagonista di un buon risultato parziale su Kickstarter con oltre 5000 euro in cascina a fronte di una richiesta minima di 3500 euro con 18 giorni alla fine del countdown, Right2Ride racconta molto già dal nome. Significa infatti "Il diritto di correre".
Di primo acchito sembra una porzione di uno strumento arcaico, grazie alla superficie metallica con la speciale levigatura. In realtà, è stato progettato per agganciarsi al meglio al manubrio e sostenere in tutta sicurezza il peso del cellulare con a bordo le applicazioni per tracciare l'allenamento come Strava e co. Universalmente compatibile con smartphone di qualsiasi tipo, questo mount si fissa in modo sicuro, pensa all'aerodinamica e al peso e mantiene il prezzo a livelli piuttosto bassi.
Il gadget consta di due parti con l'aggancio per il manubrio e l'adesivo da applicare al retro dello smartphone (meglio se sulla cover). Quest'ultimo è di tipo 3M VHB per un grip solido. Il braccetto è dotato di acciaio inossidabile da 1,5 mm, materiale che appare anche nel corpo principale.
Al momento della stesura di questo pezzo è ancora possibile finanziare e poi ricevere un esemplare a 29 euro in offerta promozionale, dopodiché si salirà a 45 euro. Con 58 euro se ne possono ricevere due. Come anticipato, il progetto Right2Ride è no profit dunque tutto il surplus raccolto oltre ai costi di produzione sarà utilizzato per fornire biciclette a villaggi in Africa grazie alla collaborazione con l'associazione World Bicycle Relief. È possibile partecipare in prima persona con una donazione di 250 euro che porterà anche un mount a chi la effettua.