Il Campionato del mondo MTB di Leogang 2020 è stato tra i più memorabili degli ultimi anni. I migliori biker al mondo hanno dovuto vedersela con maltempo, condizioni insidiose e tantissimo fango, una preparazione non per tutti ottimale (maledetto Covid!) e l'ambizione di farsi valere nella gara più ambita.
Salite ripide, discese tecniche cariche di radici e un percorso scivoloso hanno reso davvero imprevedibili le prove in programma, a partire dal Cross-Country Olimpicoche tra cadute e guasti meccanici ha messo fuori dai giochi alcuni dei favoriti. È stato il caso di Nino Schurter, che dopo 8 titoli mondiali è addirittura finito fuori dalla top ten, e di Henrique Avancini, fresco di successo nella Coppa del Mondo XCO più breve e intensa della storia. La maglia iridata è finita sulle spalle del francese Jordan Sarrou, che ha avuto la meglio sullo svizzero Mathias Flückiger e il connazionale Titouan Carod. Medaglia di legno per il friulano Luca Braidot, che per colpa di una foratura si ferma ai piedi del podio, ma con la consapevolezza di essere ormai stabilmente tra i migliori al mondo.
In campo femminile si è confermata regina la Francia con Pauline Ferrand Prevot che ha fatto gara a sè fin dal primo giro. A 3' dalla tre volte iridata di cross country, che vanta titoli anche nel ciclocross e su strada ed è stata la prima atleta della storia a detenere il titolo mondiale nelle tre specialità, ha tagliato il traguardo la "nostra" Eva Lechner. L'esperta altoatesina ha battuto in volata l'australiana Rebecca McConnell, regalandosi a 35 anni la medaglia più preziosa di una lunga e ricca carriera che non sembra conoscere la parola fine.
Nella Downhill titoli a sorpresa per il britannico Reece Wilson e la svizzera Camille Balanche. Il primo ha scelto la linea più veloce riuscendo a mantenere i piedi sui pedali e il suo slancio, impresa ardua per tutti soprattutto nella sezione "rodeo" tra i boschi, tagliando il traguardo più rapidamente dell'austriaco David Trummer e del francese Rémi Thirion, che hanno completato il podio nell'ordine. Solo quando il campione uscente Loic Bruni ha tagliato il traguardo con un tempo superiore al suo, Wilson si è reso conto di avere realizzato il suo più grande sogno.
La nuova campionessa del mondo di DH arriva dall'hockey, è solo tre anni che si dedica alla discesa e a Leogang è stata l'unica donna a non finire in terra. La prudenza di Balanche l'ha premiata tanto che è riuscita a strappare la maglia iridata alla francese Myriam Nicole. Bronzo per la slovena Monika Hrastnik.
Se la Francia si è dimostrata dominatrice incontrastata di questi mondiali con 4 medaglie d'oro e due di bronzo, l'Italia è stata a suo modo protagonista e torna a casa con due argenti preziosi, quello dell'eterna Eva Lechner e quello conquistato dalla squadra azzurra nel Team Relay alle spalle proprio dei cugini d'oltralpe.
Conclusi i mondiali, lo spettacolo della mountain bike continua con la Coppa del Mondo di DH. La doppia tappa di Maribor, con commento italiano su Red Bull TV a cura di Marco Aurelio Fontana, atleta Red Bull e primo campione italiano di ebike, e Torquato Testa, reduce dal decimo posto al contest Slopestyle del Crankworx di Innsbruck, è già dietro l'angolo, in questa annata particolare, nella quale ogni gara che si riesce a disputare vale come una medaglia d'oro.