Buongiorno,
scrivo questa lettera a lei e al ciclismo in generale che forse in questi anni non si è mai lamentato e adesso viene abbandonato a sé stesso. Mai come in questo periodo, ci si rende conto di come il ciclismo sia stato lasciato ancora una volta senza regole, ma soprattutto senza nessuno che abbia il coraggio (chiamiamolo così) di decidere qualcosa per il bene di questo bellissimo e stupendo sport, di riuscire a delineare una via da seguire per poter uscire da questa situazione veramente grave e quasi drammatica. Situazione che purtroppo non sta mettendo a dura prova solo il ciclismo, ma anche la salute di tantissima gente e l’economia in generale.
Come si potrà pensare di ricominciare a fare le Gran Fondo e quindi assembramenti di 2000/3000/4000 persone, appiccicati uno all’altro?
Come si potrà permettere di rischiare ancora una volta la salute degli atleti per degli interessi o dei numeri? Come si potrà pensare che non saremo ancora tutti, e dico tutti, a rischio di ricaduta?
Ma non sarebbe meglio fare il 2020 senza Gran Fondo, sperando di poter tornare a pedalare sulle nostre strade con le dovute cautele? Con distanze di sicurezza tra uno e l’altro, magari riscoprendo zone poco frequentate senza rischiare nulla?
Questa sarà una decisione che dovrà prendere tutto il sistema, senza lasciare a ciascuno la possibilità di decidere, con i rischi che ne potrebbero derivare.
Altro argomento: le tessere. Ad oggi tutte le società hanno ormai rinnovato affiliazioni e tessere 2020. Rinnovi che sia Società che atleti utilizzeranno quasi per nulla.
Ci si domanda se i vari enti F.C.I. in primis, ma anche ACSI e tutti quelli della consulta riusciranno a far si che per il 2021 non ci sia ancora da ripagare affiliazioni e tessere. Riusciranno a non lucrare su questa situazione? Sapendo che nel 2020 non si useranno per alcuna manifestazione?
Penso inoltre anche alle piccole società delle categorie giovanili (giovanissimi, esordienti, allievi, juniores) che già faticavano ad andare avanti, che operano nel settore magari da tantissimi anni e adesso vedono svanire il lavoro di anni e anni. Sarà ancora più difficile trovare degli Sponsor. La F.C.I. si spera possa supportare queste società. Penso alle parole del C.T. Cassani, l’idea di prolungare di un anno senza cambio di categoria per giovanissimi, esordienti, allievi, juniores e under può sicuramente essere buona. Soprattutto penso sia fondamentalmente per le categorie juniores e under, già ragazzi in un’età difficile, dove basta poco per farli smettere di pedalare. Queste due categorie, secondo me, avrebbero bisogno di un aiuto in più vista la carenza di società e di gare a disposizione con la possibilità di non passare alle categorie superiori.
Mentre giovanissimi, esordienti e allievi sono categorie che, sempre secondo me, potrebbero tranquillamente traghettare al 2021 senza necessità di allungarne le categorie.
La nostra paura ora è che possa essere negata quella passione che per anni ha portato migliaia di persone ad invadere ed affollare le strade di tutto il mondo, dove tutti potevano essere tifosi di tutti e dove nessuno ha mai speso un centesimo per vedere e tifare il proprio beniamino.
Le istituzioni avranno la forza di continuare a far si che tutto questo non abbia fine? Le istituzioni riusciranno a salvaguardare Società, Sponsor, atleti e società organizzatrici? Riusciranno gli interessi a lasciare spazio allo sport e al bene del ciclismo? Chi organizzerà ancora le gare?
Negli ultimi anni venivano organizzate sempre meno manifestazioni a causa dei costi ormai troppo elevati e della burocrazia ormai troppo complicata. Quindi oltre ad essere un problema di quando, di come e se si ricomincerà bisognerà poi vedere chi riuscirà ad organizzare le manifestazioni.
Mi sono permesso di entrare anche nell’argomento del ciclismo amatoriale, anche se da tanti sottovalutato. Ritengo che gli amatori occupino un ruolo importantissimo nel settore del ciclismo di oggi per l’altissimo numero di tesserati, le tantissime gran fondo amatoriali organizzate, i tour operator, le guide, i maestri mtb e tutto quello che fa sì che il ciclismo amatoriale sia una realtà importantissima nel panorama mondiale.
Spero che chi possa decidere il futuro del ciclismo abbia al più presto delle idee, ma soprattutto la voglia di portare avanti e far sì che resti lo sport più bello del mondo.
MAI MOLA’
Grazie.
Alfio Bettoni
A.S.D. CICLI BETTONI - COSTA VOLPINO- BERGAMO.