I PIU' LETTI
L'ORA DEL PASTO. RINO E UNA VITA CON LA BICI
di Marco Pastonesi | 30/11/2019 | 07:12

Il merito fu del prof di disegno. “Un giorno mi prese da parte. Hai ancora voglia di venire a scuola?, mi domandò. Mica tanto prof, gli risposi, esagerando, perché di voglia vera ne avevo zero. E ne avresti di lavorare? Anche adesso, gli risposi”. Chissà se fu più convincente la prima risposta, quella sulla scuola, o la seconda, quella su lavoro. Comunque il prof di disegno lo convocò a presentarsi in un’officina, specializzata in ferri da stiro a vapore. Così Rino Parmeggiani cominciò, a 14 anni, la sua lunga storia meccanica. Pochi ferri da stiro a vapore, e molte, moltissime, infinite biciclette.

Settantadue anni, emiliano di Reggio, cinque elementari e due medie poi solo e tanto lavoro, Rino ha sposato la bici, o forse la bici ha sposato lui, tant’è che “alla bici ho dato tutto”, ma anche “la bici mi ha dato tutto”. La descrive: “La sua elasticità, la sua leggerezza”. La immagina: “La sua libertà, la sua autonomia”. La sente: “L’acciaio, soprattutto, e poi mai più”. E la racconta, quando può, appena può, anche qui, anche adesso.

La vocazione: “Cominciai a correre negli anni Sessanta, nella Orlandini, c’erano corridori come Franzoni e Paolini, un’altra categoria”. La forza: “Poca. Ne avevo per difendermi, non per attaccare. Ma avevo un alibi: correvo e lavoravo, così avevo poco tempo per allenarmi”. Le vittorie: “Tre, da allievo. A Cortemaggiore battei un milanese, Angelo Negri, in una volata a due, e sul podio fui premiato da Gino Bartali”. L’opportunità: “Nella compagnia atleti, in viale Suzzani, a Milano. Finalmente potevo allenarmi, anche se non c’erano allenatori e ognuno faceva per conto suo, e dimostrare se ne avevo oppure no”. La verità: “Non ne avevo”. Le avventure: “A Milano c’erano anche Tumellero, Spinelli, Ongarato… Poco ligi al dovere, per punizione eravamo costretti a metterci in ginocchio a strappare l’erba con le mani. Un giorno ci chiesero di mettere in moto un cingolato: riuscimmo ad avviarlo, ma non a fermarlo, e il cingolato distrusse 150 metri di muri della caserma. In quel caso non fu trovata una punizione sufficientemente dura”.

La seconda vita: “La bici continuava a essere una passione, anche se la usavo con le mani, da meccanico, e non le gambe, da corridore. A 20-21 anni d’inverno andavo a lavorare da Marastoni, il principe degli artigiani reggiani, dal lavaggio alle riparazioni, dal fare le ruote al tirare i raggi, imparavo in fretta. Mio padre aveva un autolavaggio, ci andava un amico di Vittorio Adorni, il discorso cadde su di me, e saltò fuori una proposta: alla Scic cercano un meccanico, perché non ci va tuo figlio? Il direttore sportivo era Eraldo Giganti, mi spedì un mese a Milano nell’officina di Faliero Masi al Vigorelli, e Masi mi mise davanti a un cavalletto a fare le ruote. Per mia fortuna ne ero ormai diventato uno specialista. Da Faliero passavano Antonio Maspes e Adriano De Zan, che poi proseguivano per giocare ai cavalli all’ippodromo di San Siro. Finché, per un inconveniente, decisero di cambiare le bici, e si passò dalle Masi alle Colnago. Ernesto e Paolino lavoravano in un sotterraneo, non perdevano un minuto, e in due settimane erano pronte tutte le bici, bianche, marcate Scic, ma costruite da Colnago”.

Corse e corridori, un’epopea. “Il primo meccanico era Franco Priori, ma tra il negozio e la famiglia aveva poco tempo, così mi disse di salire sulla prima macchina. Una promozione che mi rese felice, ma anche preoccupato. E invece fu come al luna park”. Il più strano? “Michele Dancelli era storto un po’ di natura e un po’ per cadute, così la sua bici aveva bisogno di interventi su misura. Al pedale più alto, altrimenti avrebbe pedalato di traverso, provvedevamo noi, invece al manubrio più storto, altrimenti lo avrebbe impugnato di sghembo, ci pensò lui piegandolo contro un albero”. Il più esigente? “Davide Boifava, nonostante le continue modifiche, non si trovava mai abbastanza bene come quando aveva una Serena. Alla fine vinse lui: prendemmo una Serena, la verniciammo di bianco e la marcammo Scic”. Il più ignorante? “Pronti, via, ne aveva sempre una. Un millimetro più in su la sella, due millimetri più in giù il manubrio… Un giorno, per vendetta, gli sistemammo una pedivella da 170 e l’altra da 172,5. Arrivò al traguardo senza accorgersene, e comunque senza protestare. Chi era? Non si può dire”.

La terza vita: “Alla Scic rimasi fino al 1977, quando Marastoni dovette chiudere e Colnago volle aprire. Fu così che nacque la Rauler, da ‘Raul’ di Raul Gozzi, incisore, e ‘er’ di Ernesto Colnago, il costruttore: io in negozio e officina, più tardi con mia moglie, ex vigile urbano, fra scarpe, abbigliamento e amministrazione. Da giramondo e vagabondo tornai tutto casa e famiglia, anche se le case erano due, quella dove dormivo e quella dove lavoravo, e anche le famiglie erano due, quella mia e quella dei miei clienti”. Con una costante: “La bici. Un’opera d’arte. E mille minime continue modifiche per progredire. Ma con una differenza: una volta si facevano bici su misure personali per adattare le bici ai corridori, invece adesso se ne fanno di tre o quattro misure standard per adattare i corridori alle bici. Risultato: i corridori non si fanno più massaggiare le gambe, ma la schiena”.

 

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi...

Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo...

Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante...

Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di...

Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia...

Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe...

NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose...

Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al...

È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene,...

Nimbl e RCS Sports & Events annunciano una nuova partnership con il lancio di una scarpa in edizione limitata dedicata al Giro d’Italia. Questa collaborazione rappresenta l’unione tra due eccellenze...

Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti...

La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

Nel panorama ciclistico professionistico non esistono realtà più uniche, divertenti e innovative di quella della Unibet Tietema Rockets. Da quest’anno è entrato a far parte di questo magico mondo anche...

Dopo aver lanciato lo scorso anno la Nago R4 PAS 3DMSS, la prima sella Prologo ultraleggera con cover multi settore stampata interamente in 3D, l’azienda italiana amplia la propria gamma...

Taipei Cycle si conferma una fiera di calibro mondiale e anche nel 2025 non ha tradito le attese. Tra le belle novità troviamo sicuramente un grande prodotto italiano, ovvero il...

Oggi Trek ha presentato una nuovissima vernice Project One ICON Chroma in collaborazione con Shimano, che celebra gli iconici gruppi Dura-Ace del marchio. Per decenni, la componentistica DURA-ACE ha abbellito...

Garmin ha appena presentato Varia™ Vue, la prima luce frontale da 600 lumen dotata di videocamera frontale 4K per salvare automaticamente le clip in caso di rilevamento di incidente. Quest’ultimo dispositivo...

Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la scelta finale a mio avviso resta molto personale, almeno per...

Ogni novità immessa mercato ha certamente il suo peso e merita attenzione, ma quello che viene generato dallo Specialized Science Club ha sempre la stessa caratteristica: spaziale! È con grande...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy