Pedaled è un marchio che mi stupisce sempre ed il merito di queste piacevoli sensazioni è da attribuire alla grande capacità con cui i suoi capi riescono a mescolare performance e stile. Non basta utilizzare due colori fuori dal coro per creare un prodotto di carattere e purtroppo non sono i soli tessuti a far la differenza. Creare un linea di abbigliamento originale e funzionale è una ricerca complessa ed è un progetto che richiede tempo, dedizione e scelte importanti. Lo sa bene Pedaled e il completo Nagoya Aero ne è un perfetto esempio.
Nagoya Aero Jersey alla bilancia fa solo 100 grammi scarsi in taglia S ed è senza ombra di dubbio un prodotto pronto gara. La storia vuole che sia nato dalla preziosa collaborazione con il Team JLT Condor, questo per fornirvi qualche dettaglio in più. La sua realizzazione vede impiegati tessuti leggerissimo, tra cui uno mesh per fornire una migliore via d’uscita per l’umidità prodotta dal corpo mentre il secondo è un tessuto navetta ad alte prestazioni.
La principale caratteristica di quest’ultimo tessuto è la sua composizione, leggermente più alta rispetto al solito nella componente elastica, una soluzione che lo rende nettamente più elastico e compatto. La costruzione in pannelli fa in modo che il capo vesta attillato come una seconda pelle senza recare compressioni ulteriori dovute alla posizione in sella.
Le cuciture sono piatte e fanno in modo che la maglia vesta alla perfezione scivolando in posizione una volta indossata. Le tasche posteriori hanno un taglio particolare, infatti, viste da sinistra verso destra vanno diminuendo in altezza offrendo l’opportunità di stivare velocemente in esse quello che ritenete più importante.
Vi faccio un esempio: nella tasca a destra, quella più piccola per intenderci, inserisco le barrette e i gel, in quella centrale il cellulare e in quella più capiente e alta metto pompa, Fast etc…
Il taglio di questa jersey è aerodinamico, una destinazione d’uso che emerge osservando il colletto basso, l’elastico posteriore piatto e le maniche leggermente più lunghe e aderenti.
Il Bibshort Nagoya Aero è progettata per assecondare i veloci movimenti fatti nelle competizioni ed è così che alterna lo stesso tessuto navetta utilizzato per la jersey e il leggero tessuto Lycra®. Il primo assicura una costante compressione muscolare ed è altamente resistente agli attriti mentre il secondo, utilizzato nei punti giusti della coscia e del fianco, apporta quel pizzico di elasticità in più per assecondare il lavoro della muscolatura.
Lo schema delle bretelle, piatte e realizzate sempre con tessuto navetta, fanno in modo che la schiena possa contare su zone particolarmente aperte per massimizzare l’allontanammo del sudore dal corpo. Nel pannello posteriore, appena sotto la diramazione delle due bretelle, vengono posizionati due taschini per custodire radiolina o oggetti di valore.
Il fondello di Elastic Interface® è lo stesso che abbiamo utilizzato sulla salopette Daikann Winter (qui il nostro LINK) ed è realizzato in schiuma. È composto da due parti separate (unite da una cucitura centrale) composte da schiuma, da 80kg/m3 per le zone di maggior contatto con il corpo e da schiuma più sottile da 60kg/m3 per le aree in cui serve maggior libertà di movimento. Un bell’elastico gestisce l’aderenza al fondo gamba in modo che nulla si muova neanche durante le situazioni di maggior intensità agonistica.
Il kit convince in ogni contesto anche se è da considerarsi a tutti gli effetti un completo fuori dagli schemi. Il tessuto navetta, alcuni lo amano altri lo soffrono, è molto particolare e ha il difetto di causare una eccessiva sudorazione se indossato a pelle. Questo rovescio della medaglia è dovuto all’alta composizione elastica, la stessa però che favorisce una migliore resa aerodinamica, una spiccata compressione e una rapidissima asciugatura.
I vari inserti in mesh hanno il compito di favorire un più veloce allontanamento dell’umidità prodotta dall’attività, ma la migliore soluzione per evitare un eccessiva sudorazione è vestire anche un intimo estivo. Per il resto, tutto è curato nei minimi dettagli e offre una resa eccellente. Le grafiche e le colorazioni sono un fiore all’occhiello di Pedaled e oltre a questo classico grigio/nero potete puntare su una versione rossa/nera e una azzurra/nera, ovviamente con tre diverse tonalità di colore come nel caso della nostra maglia.
Il bib è proprio quello che ti aspetti da un capo creato per le competizioni, leggero e aderente e dotato di una ottima resistenza. A mio parere qui ci starebbe bene un fondello più performante e privo di cuciture, un dettaglio strutturale che può essere avvertito se siete soliti pedalare su una sella priva di canale centrale. Detto questo, si tratta forse di pignolerie, il kit merita voti eccellenti sotto ogni aspetto.
Durante il test ho sempre indossato i guanti estivi Lightweight Gloves, eleganti e comodi. Il palmo in pelle offre tip e comfort mentre il dorso è leggero ed elastico. Fortunatamente non ci sono velcri, ma solo una bella fascia elastica interna. L’originalità del marchio Pedaled è riuscita alla perfezione con una collezione che è pura al 100%, tanto che non potrete mai notare similitudini con altri marchi mentre è probabile che avvenga il contrario.
★★★★★ stile
★★★★★ aerodinamicità
★★★★★ rapporto qualità/prezzo
★★★★☆comodità complessiva
★★★★★ rifiniture, cuciture
★★★★★ resistenza all’usura e ai lavaggi
★★★★★ leggerezza tessuti
★★★★☆ fondello
Equipaggiamento nel servizio fotografico:
-Casco Limar Air Master
-Occhiali Limar S9
-Scarpe Fi’zi:k Infinito R1 Knite
-Bici Pedemonte Mutador Campagnolo Disc
-Borraccia Ablocc
-Calze Oxeego Pixel
-Vittoria Fast