Incontrare i cicloamatori e gli organizzatori delle loro manifestazioni, per discutere dei temi della sicurezza, oltreché un inedito assoluto, doveva essere un esperimento per capire quale grado di interesse l’argomento potesse suscitare.
L’incontro “Ciclismo amatoriale, passione in sicurezza”, voluto dal G.S. Progetti Scorta ed andato in scena lunedì sera 26 marzo a Faenza, non ha deluso le aspettative, ma ha lanciato un segnale: la sala, praticamente gremita, era composta in larga parte da dirigenti di società e da organizzatori, e solo in minima parte da semplici cicloamatori praticanti.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’ASCD Avis Faenza ed il G.C. Fausto Coppi Cesenatico, con l’adesione dei comitati provinciali FCI, Uisp ed Acsi, ha avuto il merito di far comprendere quanto lavoro, e su quali argomenti, si possa fare per alzare i livelli di sicurezza in tutte la manifestazioni amatoriali e cicloturistiche, con particolare attenzione alle granfondo e agli allenamenti, nel tentativo anche di non esporre gli organizzatori ad eccessive responsabilità.
Argomenti trattati dal Silvano Antonelli (Presidente del G.S. Progetti Scorta), Raffaele Babini (Vice direttore del Giro d’Italia), dott.ssa Caterina Luperto (Comandante Sezione Polizia Stradale di Ravenna), dott. Paolo Ravaioli (Comandante della Polizia Locale dell’Unione Romagnola Faentina).
Relazioni utili a delineare un quadro di adeguata consapevolezza ed informazione su molte questioni, dalle autorizzazioni alla gestione delle granfondo, dalle norme di comportamento previste dal codice della strada alle responsabilità civili e penali, dallo stato preoccupante delle strade alle difficoltà delle polizie locali, dal rispetto che si dovrebbe avere nei confronti dei ciclisti alle nuove misure che il Ministero dell’Interno sta proponendo per la riforma del codice della strada.
Molto interessante anche il dibattito, fatto da semplici domanda e risposta e da interventi di dirigenti sportivi quali Alessandro Spada (organizzatore della Nove Colli e componente la Commissione nazionale Amatori della FCI), Paolo Scalorbi (Coordinatore regionale Acsi Ciclismo), Nino Villa (Presidente territoriale Uisp Faenza), Prof.ssa Maria Letizia Dall’Osso (Presidente dell’ASCD Avis Faenza, organizzatrice della granfondo cicloturistica “Le cime della Romagna”.
Il tutto sotto l’abile conduzione di Alvaro Vanni.
«Siamo più che soddisfatti dell’esito di questo incontro-esperimento - dice Silvano Antonelli, propositore dell’iniziativa -: volevamo dare un segnale e ci siamo riusciti. Ma occorre trovare un modo più adatto per raggiungere i tanti cicloamatori che nelle varie manifestazioni, dimostrano un livello complessivo di consapevolezza e di cognizione, non del tutto adeguato. Basti sapere che il 66% dei partecipanti alle granfondo non sa dell’esistenza di una specifica ordinanza di sospensione temporanea del traffico e che altrettanti pensano sia possibile gareggiare anche al di fuori di questa. Che il 65% dei cicloamatori non conosce la funzione degli ASA (addetti alle segnalazioni aggiuntive) ed il 54% non conosce le scorte tecniche e la loro funzione di sostituti della polizia stradale. Ragioni per le quali, io e la dott.ssa Caterina Luperto della Stradale, che ringrazio per l’assoluta sensibilità e disponibilità, abbiamo deciso di metterci a disposizione per recarci nelle sedi di quelle società ciclistiche che vorranno, sui temi della sicurezza, organizzare incontri con i loro tesserati amatori e cicloturisti».