Revolve è un’idea molto interessante che guarda alle ruote delle bici con una prospettiva diversa: il punto di partenza è che si è sempre pensato a questi componenti come fissi e immutabili, quando al contrario possono trasformarsi e offrire una natura modulare.
Dall’ingegno del designer Andrea Mocellin, Revolve è una ruota pieghevole che, citiamo il suo inventore, “Apre nuove frontiere per il presente e futuro dei veicoli pieghevoli”. Come funziona? Dalla sua misura classica da 26 pollici (665 mm) può compattarsi occupando fino al 60% di spazio in meno (226 mm) con l’obiettivo di potersi rendere utile in qualsiasi condizione e situazione oltre che per un comodo trasporto ad esempio all’interno di uno zaino, trolley oppure nel bagaglio a mano durante un viaggio aereo.
La ruota può così funzionare sia da completamente aperta se montata in biciclette oppure anche scooter elettrici leggeri sia da chiusa con bicicli oppure veicoli auto-bilancianti. Questo grazie alla sua speciale struttura che “collassa” occupando un terzo del precedente diametro, ma al tempo stesso mantenendo la sua funzionalità operativa. Frutto di un lavoro di oltre tre anni, questa ruota ha richiesto un corposo lavoro di progettazione e di prototipazione anche grazie a stampanti 3D, per raggiungere la forma e il meccanismo di apertura/chiusura più efficiente e solido.
Anche perché parliamo di una ruota che può modificare in modo importante la propria forma e dunque deve garantire la giusta sicurezza in uso. «Non ho progettato la ruota per una singola bicicletta, ma per differenti prodotti che possono avere una stessa dimensione di supporto, che ora può essere piegata e ridotta in diversi modi». Il risultato è che la ruota può piegarsi per il trasporto così come diventare movente per determinate applicazioni fino alla configurazione “Omniwheel”. Quando completamente aperta, Revolve potrà comportarsi al meglio in ambienti cittadini e con manti stradali anche non perfettamente piani.
Da cittadino del mondo, che ha abitato in diversi paesi europei così come a New York e a Shanghai, il designer di Revolve ha vissuto da vicino l’esigenza di supporti flessibili, estremamente compatibili e facili da usare per il trasporto in città. Inoltre, anche l’occhio vuole la sua parte e così si è pensato al puro gusto estetico di un prodotto anche bello da vedere. «I possessori di Revolve non avranno problemi a esporlo anche in salotto come fosse uno speaker di ultima generazione o una scultura».
Una delle più interessanti e utili applicazioni è anche quella per le sedie a rotelle, che con Revolve potranno essere ancora meno ingombranti quando riposte in auto o in qualsiasi altro posto visto che la ruota principale - che solitamente è quella che occupa più spazio - andrà a compattarsi notevolmente.
Non resta che attendere i futuri sviluppi di questa tecnologia che potrebbe impattare i mercati nei prossimi tempi.
Diego Barbera