Oltre 4630 partecipanti entusiasti si sono riversati sulle strade di Belfast per la partenza della Gran Fondo Giro d'Italia Nord Irlanda 2017, che è stata benedetta da una giornata miracolosamente soleggiata per tutta la durata della prova corta (Strangford Route, 58 km) e buona parte della lunga (Mourne Route, 174 km). Uno spettacolo non soltanto tra i ciclisti, ma anche in città e in tutti i villaggi toccati dalla competizione, con gli abitanti a supportare il fiume di uomini, donne e ragazzini che si sono impegnati sui due percorsi.
L'eco della grande partenza del Giro d'Italia 2014 - che, ricordiamo, aveva visto il successo della Orica Greenedge nella cronosquadre di Belfast con Tuft in rosa e la doppietta di Greipel sempre a Belfast e Dublino - si sente ancora per le strade di Belfast e dintorni. Le magliette dei kit rosa erano belle presenti così come i gadget che erano stati venduti durante il Big Start di tre anni fa. In generale, ascoltando le persone del posto, tutti ricordano con grande emozione quei giorni di festa e di sport che hanno sospinto in alto i battiti dei nordirlandesi. Certo, è un po' un peccato che chi la corsa rosa l'aveva qui portata, tornando peraltro in Italia con un consistente budget recuperato, non abbia dato un granché visibilità a questo meraviglioso appuntamento, ma tant'è. Noi eravamo presenti e abbiamo pedalato con gli appassionati.
E di veri appassionati si tratta. Se il percorso lungo da quasi 175 km ha visto prestazioni di buono spessore tra i primi classificati, la bellezza delle gran fondo e delle loro nature non strettamente competitive, ma più di esperienza e godimento del tempo insieme a pedalare tutti insieme ha creato un'atmosfera davvero straordinaria. Numerose le presenze straniere: Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, India, Irlanda, Italia, Olanda, Russia, Svezia e Sud Africa.
Il momento più suggestivo è stato senza dubbio il passaggio più impegnativo del percorso lungo (che, peraltro, contava su 2500 metri di dislivello) ossia il passaggio per le sontuose Mourne Mountains / Montagne di Mourne. Lì, lo sforzo intrinseco del ciclista impegnato a mantenere una buona cadenza di pedalata, si andava a fondere con la potenza della natura tutto intorno; i prati soffici e accarezzati da un vento quasi sempre presente; la compagnia non sempre silenziosa delle pecore e delle mucche come uniche spettatrici nei passaggi più selvaggi; gli arbusti fucsia acceso e le erbe di sfumature vivaci come l'erica e il brugo, infine, i muri a secco tipici di questa zona. Qualcosa di davvero impressionante: il complesso assemblato nel XIX secolo è chiamato Mourne Wall, può ricordare la Grande Muraglia cinese in scala ridotta, e si estende praticamente a perdita d'occhio per 35 km attraverso 36km quadrati e ha accompagnato per lunghissimi tratti i coraggiosi del percorso di 175km. Con gli incastri perfetti dei massi più piccoli sotto e più grandi sopra, ha distolto un po' l'attenzione dal mal di gambe ai ciclisti.
La partenza e l'arrivo di ambo i percorsi hanno visto protagonista la scenografica Stormont Estate, sede dell'Assemblea dell'Irlanda del Nord, che già aveva accolto i girini impegnati nella cronosquadre. La temperatura è stata clemente così come il meteo, certo la prima partenza alle 7 un po' più fresca (abbassata ulteriormente dallo start in leggera discesa), ma in generale si è potuto pedalare in condizioni gradevoli. Infine, una volta tagliato il traguardo, tutti sono stati premiati con la medaglia e il voucher per l'immancabile pasta party (più birra) tenuto poco distante. Il menu contava su una sorta di lasagna con broccoli, pollo e crosta croccante. Forse gli spaghetti sarebbero stati più apprezzati? Non so se per la fatica, ma erano molto buoni, sono andati giù belli lisci.
E così, tutti insieme, ci si è rilassati dopo la grande fatica, si è scattata qualche foto con il Trofeo Senza Fine del Giro d'Italia e si è assaggiato qualche specialità nei banchi del villaggio. Non si è difficili profeti a immaginare che il grado di soddisfazione finale possa essere in linea con quello dell'anno scorso (più che positivo per l'88% degli intervistati) se non addirittura maggiore. E, vista la grande partecipazione, è verosimile che gli introiti superino i 1,5 milioni di sterline del 2016. Una bella domenica di sport e convivialità, nello spirito del Giro, con la partecipazione dei sempre gentili e entusiasti nordirlandesi.
Qui sotto, un po' di foto di Luigi Sestili, quella del vincitore è di Owen O’Connor
Da Belfast, Diego Barbera