Giochiamo a carte scoperte, sarebbe inutile trovare scorciatoie o mezze frasi per depistare i lettori. Con la linea 00, Fizik definisce i massimi livelli di performance raggiunti nella produzione delle selle e ognuno di questi prodotti, Antares, Aliante e Arione nascono per trovare posto sulle migliori super-bike in commercio.
Difficilmente nel panorama mondiale troverete una simile integrazione tra design e materiali, un mix perfetto di progettazione e materiali al totale servizio di qualsiasi ciclista, al di là della sua preparazione.
La seduta è “Made for Bull”, appositamente creata per chi, seguendo i dettami dello Spine Concept, ha particolari caratteristiche posturali durante la pedalata per via di una ridotta flessibilità. Il carbonio abbonda, infatti, oltre ad essere utilizzato per il doppio scafo, fa bella presenza nel telaio Mobius, un vero e proprio sostegno ammortizzante che abbraccia tutta la struttura della sella.
Tra i due gusci in carbonio ad alto modulo viene posizionata la tecnologia WingFlex, l’ingrediente segreto di Fizik che fa flettere le zone laterali della sella permettendo alle gambe di muoversi con maggiore libertà. Questo sistema è un po’ il cavallo di battaglia di Fizik e ne riconosco strutturalmente grandi meriti.
A fronte di questi accorgimenti tecnici, i 165 grammi totali sono un risultato importante, sopratutto considerando che questa sella è ricca di dettagli per garantire un buon confort, al contrario di molte selle super-light che sacrificano la comodità per raggiungere pesi piuma. Il rivestimento, molto curato nella grafica e nella finitura, è in Microtex e dimostra una resistenza elevata all’abrasione. Per quanto riguarda l’imbottitura, a fronte di uno spessore davvero minimo, non manca il supporto necessario per dissipare le asperità derivanti dalla marcia.
La dimensione di questa sella è di 270x140mm, un classico per trovare la giusta posizione in qualsiasi dinamica di pedalata.
È la mia seconda Aliante e non posso nascondere lo stupore per le prestazioni elevate garantite da questa 00. Il primo giro è durato circa 4 ore, un tempo abbastanza lungo per chi si trova a dover utilizzare una sella nuova. Una volta tornato a casa, dopo quasi 2.000 mt di dislivello avrei voluto chiamare direttamente in azienda per fare i complimenti ai progettisti! Questa Aliante 00 è una poltrona! L’appoggio posteriore è ampio ed accomodante, mentre la curvatura centrale segue l’anatomia del corpo per creare una ottima sinergia. La punta, leggermente arrotondata, permette rapidi movimenti lungo l’asse longitudinale, quindi non avrete ostacoli a spostarvi sulla parte anteriore se volete pedalare a pancia a terra o a posizionarvi lungo l’appoggio posteriore per caricare la spinta nei pendii più impervi.
La parte centrale è comunque abbastanza comoda, sensazione resa ancora più netta dallo scafo in carbonio che flette a dovere.
Il prezzo di listino è alto, è vero, ma difficilmente troverete sul mercato un articolo così meritevole di tanto denaro. Si tratta di una sella elitaria che si sposa con tutte le bici di altissima gamma, ma perché no, anche sulla vostra bici! Un Up-Grade come questo eleva il tasso tecnico di qualsiasi due ruote e vi regalerà prestazioni uniche.
Il telaio Mobius è forse il segreto di tanta comodità, d’altronde sarebbe riduttivo chiamarla semplicemente forchetta o binario. Questa struttura in carbonio supporta con grande continuità tutto lo scafo a cui si salda per dare una risposta omogenea durante le flessioni della pedalata. Si tratta di una seduta intelligente, un adattamento costante al corpo che pedala, con una complicità che fino ad ora non avevo mai incontrato.
Dal punto di vista estetico la lavorazione manuale permette a Fizik di sfornare una sella in cui i dettagli sono tutti curatissimi. Grazie al sistema WingFlex le gambe girano a meraviglia e non incontrano alcun ostacolo sui lati della sella. Sono certo che molte delle news trovate su questa Aliante00 saranno presto su selle più economiche della gamma Fizik, del resto l’innovazione si rende accessibile ai più con il passare del tempo, no? Mi auguro che questo periodo passi in fretta!
Giorgio Perugini