Le giornate nebbiose "scatenano" gli attacchi d'asma, specie negli atleti che praticano sport di endurance, com’è per l’appunto il ciclismo.
I sintomi dell'asma aumentano del 50% quando cala la nebbia o la foschia, rispetto alle giornate limpide. Bassa pressione e temperature sopra i 17 gradi centigradi rappresentano i principali fattori che fanno lievitare anche di più di quattro volte gli attacchi negli atleti.
Nebbia e foschia contengono e trattengono agenti inquinanti e irritanti che stuzzicano le vie aeree ipersensibili e reattive degli atleti asmatici. Non si è sicuro che le goccioline di nebbia sospese nell'aria "accendano" la broncocostrizione che provoca gli attacchi negli atleti ma di sicuro peggiorano le condizioni generali, come sempre succede nei giorni umidi. Così come a fare male sono gli sbalzi della pressione atmosferica. Tutti fattori predisponenti un attacco, che si aggiungono al fatto che comunque, con l'iperventilazione, durante il gesto atletico, i rischi per gli asmatici aumentano.
Come ogni tipologia di asma, anche il trattamento di quella da sforzo, che può insorgere in queste particolari giornate, consta di due distinti categorie di farmaci: farmaci di rapido sollievo, che sono quelli che servono a fornire sollievo in tempi brevi in caso di crisi asmatiche (appartengono a tale categorie i Beta agonisti a breve azione) e farmaci per il controllo dell’asma a lungo termine, che servono a mantenere la sintomatologia sotto controllo e impedire lo scatenarsi di nuove crisi (appartengono a questa categoria i Cortisonici, i Beta agonisti a lungo termine e gli Antileucotrienici).
I possibili accorgimenti che possono adottarsi per prevenire lo scatenarsi della crisi asmatica possono riassumersi nell'effettuare una fase di riscaldamento di almeno una decina di minuti prima di iniziare la performance sportiva. Nel respirare durante la prestazione utilizzando il più possibile il naso in maniera da preriscaldare e umidificare l’aria che viene introdotta nei polmoni. Nell'evitare il più possibile il contatto con allergeni e nel coprire naso e bocca durate la prestazione se questa deve essere portata a compimento in clima freddo.
Dott. Luigi Ferritto
Medico-Chirurgo
Specialista in Pneumologia
Medicina dello Sport