Il meteo fa le bizze, le giornate si accorciano, le temperature si abbassano e il nemico numero uno della salute dei ciclisti in questo periodo si chiama influenza, accompagnata da malattie da raffreddamento e febbre. Per giocare d’anticipo, l’alleato migliore, anche per il 2014, è il vaccino antinfluenzale.
L’influenza attesa quest’anno al momento non presenta alcuna caratteristica di particolare virulenza e gravità, anche se chi conosce questi virus sa bene che non bisogna mai abbassare la guardia a causa dell’alto grado di variabilità genetica che essi hanno.
La risposta corretta al quesito sulla opportunità di vaccinarsi rimane sempre la stessa: vaccinarsi contro l’influenza è sempre ed inequivocabilmente una cosa positiva e raccomandabile a tutte le età.
Vaccinarsi quindi fa bene a se stessi e alla collettività, sia per motivi epidemiologici, perché le persone vaccinate interrompono il ciclo di contagio tra individui, sia per motivi economici in quanto il vaccino permette la diminuzione del costo dovuto alla astensione dal lavoro per malattia.
Nel caso dell’influenza, un ciclista-atleta che pratica agonismo a buon livello può essere esposto, quando contrae l’infezione, ad una sospensione della preparazione, che può compromettere anche buona parte dei programmi della sua attività agonistica.
Per gli atleti, alcuni Autori suggeriscono di adottare programmi globali di prevenzione per ridurre i rischi derivanti dalle malattie infettive (C. Signorelli et al. 2011; M. Brozzi et al. 2012), anche mediante la vaccinazione.
Tuttavia, com’è noto, le vaccinazioni incontrano spesso ingiustificate critiche.
Nel caso del vaccino antinfluenzale è necessario chiarire alcuni aspetti correlati alle sue caratteristiche e per questo ci può essere d’aiuto leggere il foglio illustrativo di un prodotto in commercio presso le farmacie.
Il foglietto dice che: “il vaccino aiuta a proteggere dall’influenza”, non garantisce quindi l’immunità.
Quindi, vaccinazione sì o no?
Di regola il vaccino andrebbe riservato a tutte le persone fragili, quali gli anziani ed i malati cronici in precarie condizioni di salute, i bambini con asma, i medici e gli infermieri addetti alla assistenza di pazienti ad alto rischio. I ciclisti-atleti godono solitamente di ottima salute. È uso, però, consigliare il vaccino agli atleti, in genere, al fine di garantire una continuità delle prestazioni, anche se bisogna considerare che la vaccinazione produce in un certo numero di casi qualche reazione infiammatoria locale, anche dolorosa e sintomi attenuati dell’influenza medesima.
Certo è che la vaccinazione evita il diffondersi concomitante della malattia tra gli atleti.
Quando farlo? Chiarito il cosa e il perché non resta che dare qualche informazione in merito al quando è meglio farlo. Il consiglio è di giocare davvero d’anticipo, prima dei mesi in cui l’influenza raggiunge il suo picco massimo di diffusione, cioè a cavallo tra gennaio e marzo. Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere somministrato in autunno, nel periodo che va dalla metà del mese di ottobre all’inizio di dicembre. Simile agli altri vaccini, per meccanismo d’azione, ma differente in termini di durata, infatti, il vaccino antinfluenzale ha una durata limitata a un anno, quindi, per essere efficace, deve essere ripetuto ogni autunno.
Le controindicazioni e gli effetti collaterali? Pochissime le controindicazioni della vaccinazione contro l’influenza, che riguardano soprattutto l’allergia alle proteine dell’uovo, le malattie acute di lieve entità e l’infezione da Hiv e altre immunodeficienze. Tra i possibili effetti collaterali lievi, che possono comparire dopo essersi sottoposti alla vaccinazione ci sono le reazioni locali, come arrossamento e gonfiore nell’area dell’iniezione, e le reazioni sistemiche (6-12 ore dopo), come malessere generale, febbre e dolori muscolari, destinati solitamente a risolversi spontaneamente in poche ore.
In alternativa alla vaccinazione è consigliabile un abbigliamento adatto e una dieta equilibrata molto naturale e poco elaborata, che servirà soprattutto per aumentare le difese dell'organismo proteggendoci da questi malanni di stagione.
Dott. Luigi Ferritto
Dipartimento di Medicina Interna - Unità di Fisiopatologia respiratoria
Clinica Athena-Villa dei Pini - Piedimonte Matese (CE)