Migliaia di appassionati delle due ruote provenienti da tutto il mondo sono pronti ad invadere la Capitale. È la Granfondo Campagnolo Roma che il prossimo 12 ottobre attirerà nella Città Eterna oltre 5mila corridori pronti a sfidarsi in un percorso di 120Km o nella ciclopedalata di 50km 'In bici ai Castellì. La partenza è fissata davanti al Colosseo e la corsa, giunta alla terza edizione, dopo aver attraversato il cuore antico di Roma, si sposterà fuori dalle mura capitoline per raggiungerà i Castelli Romani.
«Sono felice di esserci, perché è un mondo mi piace moltissimo - rileva il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso della presentazione svoltasi oggi nel Salone d'Onore di Palazzo H -. Questa manifestazione è ideale, ci sono tutti gli ingredienti del nostro modo in positivo: l'attività di base, il mondo della disabiltà, i grandi atleti, gli ex professionisti, gli amatori, gli sportivi della domenica, le famiglie, il tema dell'ecologia».
«Tra qualche decennio - aggiunge il numero uno dello sport italiano che lo scorso anno partecipò alla corsa -, mi auguro in questo Salone d'Onore ci si ricorderà di questo gruppo di pasdaran della bici perché questa sarà una grande manifestazione che nessuno potrà imitare».
«Sono certo che bisserà lo straordinario successo di pubblico e partecipanti dello scorso anno - dice il presidente della Fci, Renato Di Rocco -. Gli eventi correlati rendono questa manifestazione ancora più memorabile, attraverso il connubio tra sport, aggregazione sociale e divertimento».
Le Terme di Caracalla saranno il cuore pulsante dell'evento e da venerdì 10 ospiteranno il villaggio della Granfondo dove ci saranno expo di bici, ma anche aree dedicate alla prevenzione della salute e all'Italian food.
«È stata la mia ultima telecronaca in Rai prima che il presidente mi chiamasse. Amo pedalare in compagnia - ricorda il ct Davide Cassani - e la Granfondo mi ha fatto tornare indietro di qualche anno, ai tempi del Giro del Lazio, una delle più belle corse che ho fatto».
«Abbiamo fatto solo due edizioni - spiega Gianluca Santilli, presidente del comitato organizzatore - ed è già diventato un evento internazionale. La nostra è una sfida culturale prima ancora che un evento sportivo».