Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre modelli RSL Knit, RSL Road e Velocis, tre prodotti che mirano ad innovare nei rispettivi segmenti grazie a caratteristiche uniche. Il cuore pulsante del progetto è la nuova tecnologia METMET, ma anche suole pazzesche e un comfort che stupisce. Le RSL in prova meritano voti altissimi e sono destinate senza alcun dubbio ai ciclisti più esigenti e preparati.
Tanta tecnologia, ma anche lo zampino dei PRO
Trek non nasconde mai il propio legame con le massime competizioni, il campo di battaglia dove viene testato e sperimentato ogni concetto. Tutti e tre i nuovi modelli sono stati progettati seguendo i feedback del Team Lidl-Trek ed è grazie anche allo stretto lavoro fatto con alcuni dei migliori professionisti in circolazione che il progetto ha acquistato tale completezza. Le scarpe RSL sono di altissimo livello e dotate di un look classico che offre grande risalto alla tecnologia METMET, la soluzione con cui Trek aumenta il comfort senza comprometterne le prestazioni.
Più comfort, più prestazioni
Oramai credo che questo sia un passaggio chiave su cui le aziende hanno elaborato la propria via, mettendo definitivamente in pensione concetti troppo estremi. La tecnologia METMET è un’innovazione che esalta il comfort ed è stata concepita per risolvere i problemi ricorrenti che riguardano il 1° metatarso e il 5° Metatarso e la sua tuberosità distale, piccole porzioni che causano molti dolori e indolenzimenti a chi pedala molto. La tomaia sintetica presenta una serie di perforazioni a forma di triade, uno schema che permette ad un materiale anelastico di adattarsi alle forme anatomiche del piede avvolgendolo ( la tomaia in parte si allunga e si allarga se serve ). Trek parla di design “reattivo”, infatti, la tomaia si modella delicatamente attorno all’avampiede riducendo ogni punto di pressione. Quello che non manca è il sostegno, una piacevole sensazione che potete avvertire ad ogni pedalata. La calzata offre spazio e accoglie ogni naturale deformazione del piede durante la fase di spinta sui pedali. La pianta non è larghissima ma potrei definirla capiente, una soluzione che dona equilibrio all’intera scarpa.
Dietro una grande tomaia c’è sempre una suola pazzesca
Come sempre accade in casa Trek a fare la differenza sono certamente le idee, ma anche i materiali. Per la suola l’azienda americana sfrutta alla perfezione il carbonio OCLV ottenendo un indice di rigidità 14/14. Rispetto alle precedenti Bontrager XXX la struttura è più affusolata, leggera e rigida, merito di forme diverse in cui ogni linea in rilievo viene attentamente calibrata per offrire più rigidità e permettere l’uso di meno carbonio. Sotto questo punto di vista le nuove RSL sono scarpe profondamente moderne, non ho alcun dubbio. Nella struttura della suola viene ricavato un sistema di aerazione basato su due prese d’aria anteriori e due mediane, mentre la protezione necessaria mentre si pedala e la sicurezza mentre si cammina vengono garantite da una bella parte gommata posta anteriormente e un comodo tacco.
Pedalata rotonda
Sulla tomaia della RSL Road troviamo due quadranti BOA® Li2, la soluzione che permette a Trek di distribuire bene le forze sul collo del piede. In questa zona i lembi della tomaia non si avvicinano mai eccessivamente facendo lavorare bene i cavi delle rotelle Boa® e la linguetta, una soluzione che a mio avviso migliora l’avvolgimento del piede promuovendo così una pedalata rotonda in cui ogni sua fase trova nella scarpa tutto quel che serve. Il piede usufruisce di grande stabilità anche grazie ad una zona posteriore, ovvero quella del tallone, particolarmente solida e accogliente. Questa tuttavia è la parte che manifesta maggior continuità con il passato, ma lo ritengo un pregio perché nelle XXX la calotta esterna rigida e anti slittamento era un vero punto di forza. La soletta realizzata in materiale Rise by BLOOM, un sostituto a base biologica della schiuma EVA, assicura comodità e sostegno.
Scarpe da classica e da grande corsa a tappe
Le RSL mi hanno stupito con la loro eleganza, un aspetto raffinato che le rende già il “classico senza tempo” che non delude mai. Messo da parte l’aspetto estetico, quello che però arriva forte è il loro carattere mansueto con cui rendono possibile l’impossibile. Se il trasferimento della potenza è totale, quello che accontenta più che mai il ciclista amatoriale è il comfort offerto mentre fa tutto questo.
Perdonatemi, ma qui sta il busillis e Trek, come spesso accade, innova e sorprende risolvendo il problema. La tecnologia METMET regala quella naturale e dolce deformazione di cui la tomaia ha bisogno per divenire una culla, non un soffocante contenitore! Le ossa trovano il loro naturale spazio così come eventuali sporgenze anomale che spesso mettono a dura prova chi pedala. La suola si avverte per quello che è, una vera bordata di rigidità. Nel complesso le RSL calzano come un prodotto comodo e accogliente, ma vi permettono di esprimervi a livelli alti vivendo meno stress sul piede. Le rotelle Boa® e lo schema di allacciatura donano poi la corretta tensione sul collo del piede, forze ben distribuite dalla sottile ma consistente linguetta. Le ho sfruttate nei duri allenamenti invernali e apprezzate largamente anche sui rulli o nelle prime giornate calde in cui la tomaia e la suola mi hanno regalato anche una buona ventilazione.