L'Insulina deve iniettarsela tutti i giorni per tenere sotto controllo la glicemia ma questo non ha frenato Alessandro Perracchione, prossimo a passare nella Professional Novo Nordisk, ha il Diabete di Tipo 1.
«E' una patologia che distrugge le cellule beta del pancreas che producono insulina. Ecco perché la devo assumere tutti giorni - spiega Perracchione, 18 anni torinese di Rocca Canavese -. Facendo sport, nel mio caso ciclismo, il problema è minore rispetto ad altri soggetti. La cosa importante è mantenere la misurazione dei livelli sotto controllo e per questo mi servo di un orologio-computerino che ho sempre con me, fuori e dentro le gare».
Aveva 2 anni quando i suoi genitori si sono accorti che non stava bene: viene portato dal pediatra dove gli viene diagnosticato il Diabete di tipo 1.
«Ero troppo piccolo per sapere cosa fosse, poi crescendo ho capito cosa voleva dire il diabete. Il ciclismo è entrato nella vita come una liberazione, un sostegno incredibile. La bici è una passione di famiglia, correva mio nonno Giovanni e correva mio padre Massimo. Scegliere le due ruote è stato automatico, ma mi piace moltissimo e alla bici non voglio proprio rinunciare».
Quando sei in gara hai difficoltà a gestire il tuo problema?
«Nelle categorie minori, in cui i chilometraggi sono brevi, direi che i problemi sono più che risolvibili. Salendo di categoria, quindi con più ore in sella, le cose cambiano: prima di partire provo sempre la glicemia, e anche in gara faccio l’identica operazione. Capita anche di avere una giornata storta, perché ho riposato male o per altri motivi e allora sono costretto a rallentare, fermarmi se necessario, e quando succede diventa un problema. Fortunatamente non capita spesso, ma in questi casi riesco a gestire bene la situazione e senza farmi prendere dal panico».
Studente dei Servizi Commerciali al “Tommaso Doria” di Ciriè (Torino), Alessandro Perracchione è al traguardo finale per ricevere il diploma. Di andare all’Università non ne vuole sapere.
«Mi bastano cinque anni delle scuole superiori e comunque un diploma fa sempre comodo. Per ora il ciclismo è come un lavoro, e quando smetterò mi piacerebbe lavorare nell’officina meccanica e carrozzeria dei miei genitori che hanno una concessionaria di auto multimarche».
Speri di correre ancora per molti anni?
«E’ una domanda a cui non saprei rispondere. Davanti a me ho un mondo tutto da scoprire, ho voglia di capire, crescere, imparare, correre. E quello che verrà sarà tutto di guadagnato. Non mi pongo obiettivi, ma darò l’anima per ripagare la fiducia riposta nei miei confronti. Inizierò a fare sul serio il 26 novembre in Spagna, ad Altea, nel primo ritiro ufficiale con la mia nuova squadra».
Professionista a soli 19 anni è un sogno che si realizza per il giovane Perracchione che il prossimo anno debutterà nella massima categoria con il Team Novo Nordisk, formazione composta da atleti diabetici, diretta da Massimo Podenzana, con sede negli Stati Uniti nella quale militano anche il veneto Andrea Peron e Umberto Poli e il friulano Filippo Ridolfo, che sarano raggiunt nel 2024 anche dal lombardo Antonio Polga.
CHI E' PERRACCHIONE
Nato a Torino il 9 febbraio 2005 risiede a Rocca Canavese (Borgata Gerbido) in provincia di Torino. Figlio unico, vive con Massimo ed Elisabetta che hanno una concessionaria di auto multimarche. Passista veloce, è alto 179 centimetri per un peso forma di 66 chilogrammi. Inizia a correre a 7 anni per la Nolese Condor (G1-G2) poi nella World On Bike (G3), mentre da G4 e fino agli allievi difende i colori della Young Bikers Team Balmamion di Rocca Canavese di cui è presidente onorario Franco Balmamion, vincitore di due Giri d'Italia. Nell'ultima annata con gli allievi (2021) ha conquistato 7 vittorie e il secondo posto nella Coppa d'Oro dietro Tommaso Alunni.
I due ultimi anni li trascorre invece con la formazione piemontese-lombarda della Energy Team di Rocco Pisano. Parte male il 2023 di Perracchione costretto a fare i conti con la mononucleosi che gli rallenta l'attività fino a maggio. Torna in piena forma a luglio, da qui in poi ottiene due successi nel Bresciano: a Calvagese della Riviera e Camignone, quattro secondi, tre quarti e un quinto posto. Studia Servizi Commerciali all'istituto "Tommaso Doria" di Ciriè, è fidanzato con Alexandra (origini cubane) ed è appassionato di auto. Osserva con meraviglia e ammirazione Remco Evenepoel e Mathieu Van Der Poel.