Gestiscono una gioielleria e ogni giorno si prendono cura di autentici pezzi unici. Il loro è un laboratorio itinerante e in questi giorni sono impegnato a Grenchen: sono i primi ad alzare la saracinensca del velodromo all'ora di colazione e gli ultimi a spegnere la luce dei riflettori al termine di lunghssime giornate di lavoro.
Sono i meccanici della nazionale azzurra, otto mani magiche che curano, provano, inventano, risolvono: alle loro cure sono affidate le biciclette di ragazzi e ragazze della pista, dai bolidi dei quartetti dell'inseguimento alle specialissime utilizzate dai giovani talenti della velocità.
Ogni singolo componente deve funzionare come un orologio e loro, nel bailamme colorato della zeriba, hanno l'orecchio fino per cogliere ogni nota di quella che deve essere una sinfonia perfetta.
E non è stato facile nemmeno riunirli per una foto di gruppo, ognuno di loro aveva il suo compito da eseguire, le gare incombono, c'è ancora una cosa da controllare... Ma ce l'abbiamo fatta e allora ecco Giovanni Carini, Massimo Cisotto, Lucio Parravano e Carlo Buttarelli, le mani d'oro dell'Italia che vince. Applausi.